Approvato in via definitiva il disegno di legge delega in tema di “salario minimo”
Nella seduta del 23 settembre il Senato ha approvato in via definitiva il ddl 957 recante deleghe al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione.
Archiviata l’originale proposta di legge volta a introdurre un salario minimo legale, il testo approvato si limita a delegare il Governo, al fine di garantire l’attuazione del diritto dei lavoratori ad una retribuzione proporzionata e sufficiente, rafforzando la contrattazione collettiva e stabilendo criteri che riconoscano l’applicazione dei trattamenti economici complessivi minimi previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro maggiormente applicati, ad adottare entro sei mesi, uno o più decreti legislativi per assicurare ai lavoratori trattamenti retributivi giusti ed equi, contrastare il lavoro sottopagato, stimolare il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro nel rispetto dei tempi stabiliti dalle parti sociali e nell’interesse dei lavoratori e per contrastare il c.d. dumping contrattuale.
Inoltre, allo scopo di incrementare la trasparenza in materia di dinamiche salariali e contrattuali nonché di contrastare efficacemente il dumping contrattuale, i fenomeni di concorrenza sleale, l’evasione fiscale e contributiva e il ricorso a forme di lavoro sommerso o irregolare in danno dei lavoratori, il Governo è delegato ad adottare entro sei mesi uno o più decreti legislativi recanti disposizioni in materia di perfezionamento della disciplina dei controlli e sviluppo di procedure di informazione pubbliche e trasparenti concernenti la retribuzione dei lavoratori e la contrattazione collettiva.