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Archivio per categoria: Giurisprudenza

Gli indici per la valutazione della legittimità del licenziamento

17 Gennaio 2022da Admin2

Con ordinanza n. 35581 del 19 novembre 2021, la Corte di Cassazione ha affermato che spetta al giudice di merito valutare la congruità del licenziamento disciplinare, non sulla base di una valutazione astratta dell’addebito, ma tenendo conto di ogni aspetto concreto del fatto, alla luce di un apprezzamento unitario e sistematico della sua gravità, rispetto ad un’utile prosecuzione del rapporto di lavoro, assegnandosi rilievo alla configurazione delle mancanze operata dalla contrattazione collettiva, all’intensità dell’elemento intenzionale, al grado di affidamento richiesto dalle mansioni, alle precedenti modalità di attuazione del rapporto, alla durata dello stesso, all’assenza di pregresse sanzioni, alla natura e alla tipologia del rapporto medesimo.

 

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/10/l-uomo-in-tuta-firma-contratto_23-2147711015.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22022-01-17 07:37:242022-01-17 07:37:24Gli indici per la valutazione della legittimità del licenziamento
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Licenziamento disciplinare e valutazione dell’insubordinazione

10 Gennaio 2022da Admin2

Con la sentenza n. 28911 del 19 ottobre 2021 la Corte di Cassazione ha affermato che ai fini della valutazione della legittimità del licenziamento occorre comparare l’infrazione disciplinare posta in essere dal lavoratore con le tipizzazioni di giusta causa contenute nel CCNL che – seppur non vincolanti e meramente esemplificative – rappresentano comunque il parametro cui occorre fare riferimento per riempire di contenuto la clausola generale di cui all’art. 2119 c.c.

 

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/04/primo-piano-del-contratto-di-lettura-dell-uomo-d-affari_1098-14742.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22022-01-10 16:54:282022-01-10 16:54:28Licenziamento disciplinare e valutazione dell’insubordinazione
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Congedo per malattia e variazione dell’indirizzo di reperibilità

31 Dicembre 2021da Admin2

Con la sentenza n. 36729 del 25 novembre 2021 la Corte di Cassazione ha affermato che anche durante il periodo di congedo per malattia, il lavoratore è tenuto all’obbligo di reperibilità e pertanto a comunicare la variazione del relativo indirizzo al datore di lavoro, permanendo il regime di subordinazione.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/04/240_F_78621451_cyPcor3sdhwoBQFanALkNwC4hXhcobyG.jpg 427 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-12-31 16:14:392021-12-31 16:14:39Congedo per malattia e variazione dell’indirizzo di reperibilità
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Appalto genuino e onere della prova

23 Dicembre 2021da Admin2

Con la sentenza del 26 novembre 2021, il Tribunale di Roma ha affermato che grava sul datore di lavoro, formale o sostanziale, l’onere di allegare e dimostrare l’esistenza di validi contratti di appalto per tutta la durata dello svolgimento della prestazione lavorativa, così da rendere evidente la sussistenza di una ipotesi di regolare e valida dissociazione tra datore di lavoro e utilizzatore della prestazione lavorativa.

La sentenza

  • Trib. Roma 26.11.2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/04/edificio-gigante-con-il-sole-sopra_1127-400.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-12-23 17:01:342021-12-23 17:01:34Appalto genuino e onere della prova
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Revocazione della pronuncia di declaratoria del licenziamento

23 Dicembre 2021da Admin2

Con ordinanza n. 40895 del 20 dicembre 2021, la Corte di Cassazione ha ribadito che l’ipotesi di revocazione, di cui all’art. 395 n. 3 c.p.c., presuppone che il documento decisivo – non potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore o per fatto dell’avversario – preesista alla decisione impugnata.

Ciò è desumibile dall’espressione “sono stati ritrovati” contenuta nel citato art. 3 c.p.c., alla quale fa riscontro il termine “recupero” adottato nei successivi artt. 396 e 398 c.p.c., essendo insufficiente che anteriore alla decisione sia il “fatto” rappresentato nel documento.

La Corte ha precisato che la disposizione di cui all’art. 395, n. 3, c.p.c. non può, quindi, essere invocata facendo riferimento a un documento formato dopo la decisione, ma trova applicazione nei soli casi in cui un documento decisivo preesistente alla decisione impugnata, che la parte non abbia potuto a suo tempo produrre per causa di forza maggiore o per fatto dell’avversario, sia stato trovato successivamente a tale decisione.

L'ordinanza

  • Cass. ord. n. 40895:2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/03/gente-di-affari-che-firma-un-contratto_1098-21026.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-12-23 17:01:112021-12-23 17:01:11Revocazione della pronuncia di declaratoria del licenziamento
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Trasferimento del ramo d’azienda ad una società del medesimo gruppo

20 Dicembre 2021da Admin2

Con ordinanza n. 37291 del 29 novembre 2021 la Corte di Cassazione ha affermato che il trasferimento del ramo d’azienda ad una società del medesimo gruppo deve essere considerato legittimo se cedente e cessionario hanno personalità giuridiche distinte.

La Corte, in particolare, ha precisato che l’esistenza di un collegamento economico-funzionale tra imprese gestite da società del medesimo gruppo non è idoneo, di per se’, a far venire meno l’alterità  dei soggetti giuridici e a configurare un unico centro di imputazione dei rapporti di lavoro, occorrendo a tal fine altri requisiti, individuati in indici di simulazioneo preordinazione in frode alla legge del frazionamento di un’unica attività fra i vari soggetti del collegamento economico oppure nella mera apparenza della pluralità di soggetti giuridici a fronte di un’unica sottostante organizzazione di impresa, intesa come unico centro decisionale.

Anche la Corte di Giustizia (sentenza C458/12) ha escluso che “l’indipendenza del cessionario nei confronti del cedente costituisse un presupposto per l’applicazione della direttiva stessa” (punto. 47) ed ha affermato che “Nulla giustifica che, ai fini dell’applicazione della direttiva (2001/23), l’unità del comportamento tenuto sul mercato dalla capogruppo e dalle consociate prevalga sulla separazione formale tra queste società aventi personalità giuridiche distinte. Infatti, una soluzione del genere, che porterebbe ad escludere dall’ambito di applicazione della direttiva in parola i trasferimenti tra società di uno stesso gruppo, si porrebbe precisamente in contrasto con l’obiettivo di tale direttiva, che è di garantire, per quanto possibile, il mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di cambiamento dell’imprenditore, consentendo loro di rimanere al servizio del nuovo imprenditore alle stesse condizioni pattuite con il cedente” (punto 49).

L'ordinanza

  • Cass. ord. n. 37291:2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/05/low-angle-view-skyscrapers_1359-1105.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-12-20 11:20:542021-12-20 11:45:44Trasferimento del ramo d’azienda ad una società del medesimo gruppo
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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