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Archivio per categoria: Giurisprudenza

Inidoneità alla mansione e licenziamento

24 Ottobre 20180 Commenti-da admin

Con la decisione 22 ottobre 2018, n. 26675 la Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo il licenziamento intimato alla dipendente di una Congregazione religiosa per sopravvenuta inidoneità fisica allo svolgimento delle mansioni assegnate.

In particolare, il Collegio riforma la sentenza d’Appello stabilendo che al caso di specie debba applicarsi la tutela reintegratoria attenuata ai sensi dell’art. 18, comma 7, Statuto.

La Corte sottolinea che “costituirebbe una grave aporia sistematica ritenere che la violazione dell’obbligo di repechage possa determinare una tutela reintegratoria nel caso di licenziamento per motivi economici e precluderla invece nel caso di lavoratore affetto da inidoneità fisica o psichica”.

 

Il testo della decisione

  • Cass. 26675-2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2018/03/pexels-photo-652355.jpeg 700 1057 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-10-24 11:02:462019-10-09 14:47:16Inidoneità alla mansione e licenziamento
uomo che corre
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Licenziamento e indennità risarcitoria

24 Ottobre 20180 Commenti-da admin

Con la decisione 11 ottobre 2018 il Tribunale di Bari ha dichiarato illegittimo – per violazione dell’art. 4, comma 3, legge n. 223/1991 – il licenziamento intimato nell’ambito di un licenziamento collettivo ad un lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti.

Nell’individuare le conseguenze sanzionatorie derivanti dalla declaratoria di illegittimità, il giudice di merito applica i criteri di quantificazione dell’indennità risarcitoria previsti dal comma 5 dell’art. 18 Statuto, fondando la propria decisione su un’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 3, comma 1, d.lgs. n. 23/2015.

In particolare, il Giudice del Lavoro prende atto della pronuncia della Corte Costituzionale dello scorso 26 settembre che ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’art. 3, comma 1, d.lgs. n. 23/2015 nella parte in cui determina in modo rigido l’indennità spettante al lavoratore ingiustificatamente licenziato.

La pronuncia in esame costituisce una prima “linea di indirizzo”, in attesa di conoscere – secondo le prospettazioni della Corte Costituzionale – i criteri di quantificazione dell’indennità risarcitoria da utilizzare nel caso di licenziamenti illegittimi che ricadono nel campo di applicazione del d.lgs. n. 23/2015.

Il testo della decisione

  • Trib. Bari 11.10.2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/05/pexels-photo.jpg 1281 1920 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-10-24 11:00:262019-10-09 14:48:23Licenziamento e indennità risarcitoria
Giurisprudenza in Giurisprudenza

L’illegittimità costituzionale delle tutele crescenti

26 Settembre 20180 Commenti-da admin

La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 3, comma 1, d.lgs. n. 23/2015 nella parte in cui individua rigidi criteri di calcolo dell’indennità spettante al lavoratore in caso di licenziamento privo di giusta causa o giustificato motivo.

Secondo quanto anticipato dalla Corte in un comunicato – di seguito allegato – la previsione di un’indennità crescente in ragione della sola anzianità di servizio lavoratore è contraria ai principi di ragionevolezza e di uguaglianza e si pone in contrasto con il diritto e la tutela del lavoro sanciti dagli articoli 4 e 35 della Costituzione.

Il testo del comunicato

  • Comunicato 26 settembre 2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2018/05/Lottemperanza-al-giudicato.-La-giustizia-nellamministrazione.jpg 640 1280 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-09-26 20:20:382019-10-09 14:48:56L'illegittimità costituzionale delle tutele crescenti
Giurisprudenza in Giurisprudenza

La risarcibilità del danno da straining

26 Settembre 20180 Commenti-da admin

Con la decisione 10 luglio 2018, n. 18164 la Corte di Cassazione torna sulla qualificazione giuridica del fenomeno dello straining, aderendo all’orientamento già espresso dallo stesso Collegio, secondo cui è risarcibile, ai sensi dell’art. 2087 c.c., il danno all’integrità psico-fisica causato dall’inadempimento datoriale all’obbligo di sicurezza, non connotato da un intento persecutorio.

Precisa, infatti, la Corte che “lo straining altro non è se non una forma attenuata di mobbing nella quale non si riscontra il carattere della continuità della azioni vessatorie, azioni che, peraltro, ove si rivelino produttive di danno all’integrità psico-fisica del lavoratore, giustificano la pretesa risarcitoria fondata sull’art. 2087 cod. civ., norma di cui da tempo è stata fornita un’interpretazione estensiva costituzionalmente orientata al rispetto di beni essenziali e primari quali sono il diritto alla salute, la dignità umana e i diritti inviolabili della persona, tutelati dagli artt. 32, 41 e 2 Cost.”

Il testo della decisione

  • Cass. 18164-2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2018/03/pexels-photo-313690.jpeg 700 933 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-09-26 20:20:202019-10-09 14:49:35La risarcibilità del danno da straining
famiglia
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Licenziamento collettivo e carichi di famiglia

26 Settembre 20180 Commenti-da admin

Con la decisione 2 agosto 2018, n. 20464 la Corte di Cassazione chiarisce il significato della nozione di carichi di famiglia di cui all’art. 5 della legge n. 223 del 1991.

Il Supremo Collegio richiama la definizione contenuta nell’accordo interconfederale del 1965, secondo cui il criterio dei carichi di famiglia è riconducibile alla situazione economica del lavoratore interessato dalla procedura di mobilità.

Nella sentenza si precisa che tale criterio attribuisce particolare rilevanza alla situazione economica familiare effettiva dei singoli lavoratori, che non può limitarsi alla semplice verifica del numero delle persone a carico da un punto di vista fiscale.

Il riferimento ai carichi di famiglia deve, dunque, essere individuato in relazione al fabbisogno economico determinato dalla situazione familiare e, quindi, dalle persone effettivamente a carico e non da quelle risultanti in relazione ad altri parametri che potrebbero rivelarsi non esaustivi.

Il testo della decisione

  • Cassazione 20464-2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/10/famiglia.jpeg 2780 4172 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-09-26 20:19:362019-10-09 14:50:16Licenziamento collettivo e carichi di famiglia
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Controlli a distanza e licenziamento disciplinare

1 Agosto 20180 Commenti-da admin

Con la decisione 13 giugno 2018, n. 57668 il Tribunale di Roma ha dichiarato illegittimo il licenziamento intimato al dipendente che aveva promosso la fatturazione di affari non conclusi, redigendo atti falsi.

Nel caso di specie, il Giudice del Lavoro ha ritenuto che la condotta posta in essere dal lavoratore non fosse antigiuridica e, pertanto, ha dichiarato l’insussistenza del fatto contestato, sul presupposto che il comportamento del lavoratore fosse stato sollecitato dal diretto superiore.

Invero, ai fini della contestazione disciplinare, il datore di lavoro aveva utilizzato dati tratti dai messaggi e-mail del lavoratore e da un software aziendale, senza aver preventivamente consegnato al lavoratore adeguata informativa sulle modalità d’uso degli strumenti e sull’effettuazione dei controlli.

Circa il nuovo testo dell’art. 4 legge n. 300/1970, la sentenza de qua giunge a sostenere che l’espressione “a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro” sia “di latitudine tale da comprendere anche il controllo sull’osservanza degli obblighi discendenti dal rapporto di lavoro”.

Infatti, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Roma ha sottolineato che “nel nuovo testo non è più vietato, in termini assoluti, effettuare controlli a distanza sui lavoratori, sicché non appare necessario (ove mai lo stia stato) appellarsi a “finalità difensive” per superare un divieto totalitario di controllo a distanza che non esiste più”.

 

Il testo della decisione

  • Trib. Roma 13 giugno 2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2018/08/pexels-photo-1229359.jpeg 700 1050 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-08-01 19:27:522019-10-09 14:50:49Controlli a distanza e licenziamento disciplinare
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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