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Archivio per categoria: Giurisprudenza

RAGAZZA AL TELEFONO

Lavoro a chiamata: nessuna discriminazione per età

31 Luglio 20170 Commenti-da admin

Lavoro a chiamata: nessuna discriminazione per età

Corte di Giustizia UE 19 luglio 2017 C-143/16

La Corte di giustizia Ue ha affermato la legittimità della normativa italiana in materia di contratto di lavoro intermittente (o job on call) con specifico riferimento alla disposizione (attualmente contenuta all’articolo 13 del d.lgs. n. 81/2015) che consente l’assunzione di soggetti con particolari requisiti di età (nella fattispecie, meno di 24 anni purché le prestazioni vengano svolte entro il 25° anno).
La Corte riconosce altresì la legittimità del conseguente recesso datoriale al raggiungimento di detto limite di età, escludendo che ciò determini un trattamento discriminatorio nei confronti del lavoratore.

 

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/07/person-sunglasses-woman-smartphone.jpg 2848 4272 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-07-31 11:26:172019-10-09 16:18:45Lavoro a chiamata: nessuna discriminazione per età
Whatsapp
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Legittimo licenziare con whatsapp

31 Luglio 20170 Commenti-da admin

Con una recente sentenza il Tribunale di Catania ha ritenuto legittimo il licenziamento intimato al lavoratore mediante l’applicazione per smartphone “WhatsApp”. Secondo la sentenza il licenziamento inviato mediante tale applicazione assolve l’onere della forma scritta, trattandosi di documento informatico che il destinatario ha con certezza imputato al datore di lavoro, tanto da provvedere a formulare tempestiva impugnazione stragiudiziale, potendo la volontà di licenziare essere comunicata al lavoratore anche in forma indiretta, purché chiara.

 

il testo della decisione

  • Trib. Catania 27.6.2017 – licenziamento tramite whatsapp
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/07/Whatsapp.jpeg 2848 4272 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-07-31 11:22:322019-10-09 16:19:26Legittimo licenziare con whatsapp
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Il diritto di difesa del dirigente

10 Luglio 20170 Commenti-da admin

Cass., sez. lav., 20.6.2017, n. 15204 –  L’art. 7 stat. lav. e il rapporto di lavoro dirigenziale

La Suprema Corte, rimarcando un orientamento consolidato, ha affermato che le garanzie procedimentali di cui all’art. 7 stat. lav., poiché volte a tutelare il diritto di difesa della generalità dei lavoratori subordinati, sono applicabili anche al dirigente.

La Corte definisce come “vecchia” e “logora” la nozione di dirigente inteso come alter ego del datore di lavoro. Nella decisione è altresì ribadita la rilevanza assunta, nel nostro ordinamento, dal principio “audiatur et altera pars”, come indefettibile garanzia di difesa per ogni prestatore di lavoro incolpato di un addebito disciplinare, “prima che il datore di lavoro determini, con un suo atto unilaterale, conseguenze negative nella sua sfera soggettiva”.

  • Cass., sez. lav., 15204 del 2017
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/09/IMG_9802.jpg 3382 5074 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-07-10 16:13:322019-10-09 16:22:07Il diritto di difesa del dirigente
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Test tossicologico positivo: illegittimo il licenziamento

10 Luglio 20170 Commenti-da admin

Trib. Milano, 13 giugno 2017 – Illegittimità del licenziamento del conducente per positività a un test tossicologico

Il Tribunale di Milano, con una decisione dello scorso 13 giugno, ha dichiarato illegittimo il licenziamento del conducente di autobus risultato positivo a un test tossicologico, per aver fatto uso di cannabis.

In virtù della normativa regionale di riferimento (in particolare, in Lombardia, la materia è regolata dai provvedimenti della Conferenza Unificata Stato Regioni nn. 99/2007 e 178/2008, nonché dalla circolare della Regione Lombardia del 22.1.2009), sono consentite verifiche sanitarie sui lavoratori addetti a mansioni che comportino rischi “per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi”, con conseguente rimozione dei medesimi dal proprio ruolo nel caso in cui sia accertata la tossicodipendenza, “fermo il diritto alla conservazione del posto ove il lavoratore si sottoponga a cure riabilitative, per un periodo non superiore ai tre anni”.

Tuttavia, secondo la sentenza, il risultato positivo a un solo test non consente di affermare la sussistenza di una condizione di tossicodipendenza del lavoratore, né vale a dimostrare che quest’ultimo  abbia assunto droghe – ovvero ne subisca gli effetti – in orario lavorativo, o, infine, che sia definitivamente inidoneo al servizio.

 

  • 20170613 – Trib. Milano 13.6.2017 est. Lombardi
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/07/pexels-photo.jpg 2468 3793 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-07-10 16:11:062019-10-09 16:22:39Test tossicologico positivo: illegittimo il licenziamento
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Legittimo il licenziamento per g.m.o. senza crisi aziendale

10 Luglio 20170 Commenti-da admin

Cass., sez. lav., 24.5.2017, n. 13015 – Legittimità del licenziamento per g.m.o. senza crisi aziendale

La Suprema Corte, con una decisione del 24 maggio u.s., ha confermato un orientamento già adottato con altre recenti sentenze, quali la n. 13516/2016 e la n. 25201/2016, con le quali la Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo in assenza di crisi aziendale.

Infatti, per citare un significativo passaggio argomentativo della sentenza, “il giustificato motivo oggettivo di licenziamento, L. n. 604 del 1966, ex art. 3, è ravvisabile anche soltanto in una diversa ripartizione di determinate mansioni fra il personale in servizio, attuata a fini di una più efficiente e produttiva gestione aziendale, nel senso che certe mansioni possono essere accorpate a quelle di altro dipendente o suddivise fra più lavoratori, ognuno dei quali se le vedrà aggiungere a quelle già espletate, con il risultato finale di far emergere come in esubero la posizione lavorativa di quel dipendente che vi era addetto in modo esclusivo o prevalente, purché tale diversa distribuzione dei compiti sia causalmente all’origine del licenziamento anziché costituirne mero effetto di risulta”.

 

 

  • Cass. 13015:2017
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/07/pexels-photo-408033.jpeg 3456 5184 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-07-10 16:09:472019-10-09 16:23:38Legittimo il licenziamento per g.m.o. senza crisi aziendale
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Licenziamento per inidoneità e visita collegiale

10 Luglio 20170 Commenti-da admin

Cass., sez. lav., 28.4.2017, n. 10576 – Illegittimità del licenziamento per inidoneità alle mansioni

Con una pronuncia del 28 aprile 2017, la Corte di Cassazione ha rimarcato, con riferimento al licenziamento per sopravvenuta inidoneità alle mansioni, il seguente principio di diritto: “Il datore di lavoro può risolvere il rapporto di lavoro dei disabili obbligatoriamente assunti, nel caso di aggravamento delle condizioni di salute o di significative variazioni dell’organizzazione del lavoro, solo nel caso in cui la speciale commissione integrata di cui alla L. 12 marzo 1999, n. 68, art. 10, comma 3, accerti la definitiva impossibilità di reinserire il disabile all’interno dell’azienda, anche attuando i possibili adattamenti dell’organizzazione del lavoro“.

Tale iter, secondo la Suprema Corte, non può essere surrogato da una mera valutazione di inidoneità alla mansione espressa dal medico competente nell’esercizio della sorveglianza sanitaria effettuata ai sensi del d.lgs. n. 81/2008.

  • Cass., sez. civ., 10576:2017
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/07/pexels-photo-263370.jpeg 2573 3860 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-07-10 16:06:202019-10-09 16:26:45Licenziamento per inidoneità e visita collegiale
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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