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Archivio per categoria: Normativa

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Distacco europeo e dumping sociale

25 Agosto 20170 Commenti-da admin

IL DISTACCO EUROPEO: NUOVI ORIZZONTI DI CONTRASTO AL DUMPING SOCIALE.

L’istituto del distacco europeo, disciplinato dalla Direttiva 96/71/ CE del 16 dicembre 1996, è stato oggetto, fin dal momento della sua approvazione, di numerose critiche concernenti il mancato rispetto del principio di parità di trattamento dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea.

La direttiva è stata di recente definita dal Presidente francese, che ne ha auspicato una modifica entro il prossimo mese di ottobre, un «tradimento» dello spirito europeo.

Ai lavoratori distaccati, infatti, si applicano le previsioni di salario minimo del Paese in cui si svolge la missione, ma non le disposizioni concernenti contributi sociali e previdenziali. Ne deriva, come Macron ha sottolineato, una concorrenza sleale in Paesi più ricchi come Francia e Austria, che godono di manodopera al ribasso provenienti da Paesi con salari più bassi.

«Il mercato unico europeo e la libertà di movimento dei lavoratori – ha sottolineato il presidente francese – non hanno lo scopo di creare una corsa al ribasso in termini di diritti sociali: è questo che alimenta nei nostri Paesi il populismo e erode la fiducia nel progetto europeo».

La questione posta è evidentemente di enorme complessità ove si consideri che la disciplina vigente, se da un lato determina delicati interrogativi sulle esigenze di protezione del lavoro, dall’altro espone gli operatori a complicazioni burocratiche di difficile superamento.

 

 

il testo della direttiva

  • dir.71.1996
  • dir.71.1996
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/08/pexels-photo.jpg 3200 4800 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-08-25 16:04:292017-08-25 16:11:56Distacco europeo e dumping sociale
ciclista
Normativa in Normativa

Smart working: nuove sfide

2 Agosto 20170 Commenti-da admin

Lo smart working, regolato dalla legge 81/2017, consente ai dipendenti di svolgere la propria attività fuori dai locali aziendali, compatibilmente con le esigenze produttive e organizzative.

Un’opportunità che amplia le possibilità per i lavoratori di gestire al meglio il loro tempo, ma che presenta molti punti critici.

Da un lato per il datore di lavoro diviene particolarmente complesso esercitare il potere di controllo dell’attività effettivamente svolta dal dipendente e, dall’altro, il dipendente, mediante gli strumenti tecnologici (es: smartphone, computer, tablet, navigatore satellitare) può essere soggetto a penetranti controlli: vi è in questa dicotomia il rischio di contraddizioni che richiedono un nuovo equilibrio ed una nuova lettura dei diritti e degli obblighi nel rapporto di lavoro.

Lo studio della nuova disciplina deve essere approfondito sotto molteplici aspetti ed è auspicabile elaborare un modello di accordo che, come previsto dalla legge, deve essere sottoscritto dal datore di lavoro e il dipendente, prima dell’avvio dello smart working.

Con un simile accordo può essere disciplinato lo svolgimento dell’attività fuori dai locali aziendali, “anche con riguardo alle forme di esercizio del potere direttivo del datore di lavoro ed agli strumenti utilizzati dal lavoratore”. Devono essere anche individuati i tempi di riposo e il “diritto alla disconnessione”.

Il modello di accordo deve rappresentare il punto di equilibrio tra i diritti e gli interessi del datore di lavoro e quelli dei dipendenti.

la disciplina dello smart working

  • legge 22-2017 Smart Working
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/08/cicle.jpeg 2832 4256 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-08-02 15:38:122017-08-02 15:38:12Smart working: nuove sfide
Normativa in Normativa

Manovra Correttiva 2017: in G.U. la legge di conversione

28 Giugno 20170 Commenti-da admin

Pubblicata in G.U. la l. n. 96/2017, di conversione in legge del d.l. n. 50/2017 (la c.d. Manovra correttiva 2017).

La legge n. 96/2017, pubblicata in G.U. in data 23 giugno 2017, che ha definitivamente introdotto significative novità in materia di prestazioni occasionali, non ha modificato il contenuto di alcuni dei principali interventi in materia di lavoro e previdenza apportati dal d.l. n. 50/2017 agli artt. 53, 54 e 55.

In particolare, si ricorda, l’art. 53 del citato decreto legge ha introdotto alcune novità in materia di APE.

In virtù di tale disposizione, ai fini dell’APE sociale, le attività lavorative di cui all’allegato C della l. n. 232/2016 devono essere considerate svolte in via continuativa quando, nei sei anni precedenti la data di decorrenza dell’indennità, le medesime attività “non abbiano subito interruzioni per un periodo complessivamente superiore a dodici mesi” e a condizione che le stesse “siano state svolte nel settimo anno precedente la predetta decorrenza per un periodo corrispondente a quello complessivo di interruzione”.

Inoltre, per quanto concerne la riduzione a 41 anni del requisito di anzianità contributiva indipendente dall’età anagrafica, le attività lavorative di cui all’allegato E della l. n. 232/2016 si considerano svolte in via continuativa quando, nei sei anni precedenti la data del pensionamento, le medesime attività non abbiano “subito interruzioni per un periodo complessivamente superiore a dodici mesi e a condizione che le citate attività lavorative siano state svolte nel settimo anno precedente il pensionamento per un periodo corrispondente a quello complessivo di interruzione”.

Per completezza, si ricorda che le attività di cui agli allegati C ed E della l. n. 232/2016 sono, per citare alcuni esempi, quelle svolte dagli operai dell’industria estrattiva, dai conduttori di gru, dai conciatori di pelle e dai conduttori di mezzi pesanti.

L’art. 54 in materia di DURC, stabilisce la possibilità, per il debitore, di ottenere il documento unico di regolarità contributiva anche nel caso in cui quest’ultimo abbia presentato la dichiarazione di adesione alla rottamazione dei ruoli. Tuttavia, in caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento delle rate previste nel piano della definizione agevolata, è previsto l’annullamento del DURC dagli Enti preposti alla verifica.

Infine, è rimasto invariato l’art. 55, sui premi di produttività: le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro hanno diritto alla riduzione di venti punti percentuali della ordinaria aliquota contributiva a loro carico “per il regime relativo all’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti su una quota delle erogazioni previste dal comma 182 non superiore a 800 euro”.

 

 

 

il testo della legge

  • Testo coordinato d.l. n. 50 del 2017 con l. n. 96 del 2017
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/06/hand-hands-the-hand-designation-40874.png 2000 3008 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-06-28 17:14:572017-06-28 17:22:08Manovra Correttiva 2017: in G.U. la legge di conversione
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Il d.lgs. n. 254/2016 e la responsabilità sociale delle imprese

28 Giugno 20170 Commenti-da admin

In virtù di quanto disposto dal d.lgs. n. 254/2016, che ha attuato la direttiva 2014/95/UE, le imprese di grandi dimensioni devono depositare una dichiarazione individuale di carattere non finanziario sul proprio andamento, sui propri risultati e sull’impatto dalla propria attività dal punto di vista ambientale, sociale, della gestione del personale, del rispetto dei diritti umani e della lotta alla corruzione.

Tale rendicontazione è obbligatoria per i soggetti indicati dall’art. 2 del medesimo testo normativo, ovvero per gli enti di interesse pubblico che abbiano avuto, in media, durante l’esercizio finanziario, un numero di dipendenti superiore a cinquecento e, alla data di chiusura del bilancio, abbiano superato almeno uno dei seguenti limiti dimensionali:

a) totale dello stato patrimoniale di 20 milioni di euro;

b) totale dei ricavi nette delle vendite e delle prestazioni di 40 milioni di euro.

La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria pari, nel minimo, ad euro 20.000 e, nel massimo , ad euro 100.000.

 

il testo del decreto legislativo

  • dlgs. n. 254:2016
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/06/pexels-photo-141733.jpeg 4000 6000 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-06-28 15:09:112017-06-28 15:09:11Il d.lgs. n. 254/2016 e la responsabilità sociale delle imprese
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La nuova disciplina delle prestazioni occasionali

28 Giugno 20170 Commenti-da admin

In data 23 giugno 2017 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge del 21 giugno 2017, n. 96, di conversione in legge del decreto legge n. 50/2017, in materia finanziaria.

Il testo normativo prevede, tra le tante disposizioni, una nuova disciplina sul lavoro occasionale.

Le prestazioni di lavoro occasionale sono quelle che, ai sensi dell’art. 54-bis del d.l. n. 50/2017 convertito in legge, in un anno civile danno luogo a compensi (esenti da imposizione fiscale e non incidenti sullo stato di disoccupazione) complessivamente non superiori a:

a) 5.000 euro per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori;

b) 5.000 euro per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori;

c) 2.500 euro per prestazioni rese complessivamente da ogni prestatore in favore dello stesso utilizzatore.

Nel caso in cui sia superato tale limite di 2.500 euro o, comunque, nell’ipotesi in cui la durata della prestazione superi il limite di 280 ore nell’arco dello stesso anno civile, il rapporto si trasforma a tempo pieno e indeterminato. Il testo normativo commina una sanzione amministrativa da 500 a 2.500 euro per ogni prestazione lavorativa giornaliera in cui risulta accertata la violazione.

 

il testo della legge

  • Testo coordinato d.l. n. 50 del 2017 con l. n. 96 del 2017
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/06/lavoro-occasionale.jpg 750 1125 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-06-28 15:06:192017-06-28 15:22:22La nuova disciplina delle prestazioni occasionali
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La riforma del pubblico impiego

28 Giugno 20170 Commenti-da admin

In data 7 giugno 2017 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legislativo n. 75/2017, contenente modifiche e integrazioni al d.lgs. n. 165/2001, in materia di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.

Tra le principali novità del testo normativo, si ricordano le seguenti:

– divieto per le pubbliche amministrazioni di stipulare contratti di collaborazione personale, continuativa e coordinata (salvo limitate eccezioni);

– necessità di prevedere, nei bandi di concorso per l’assunzione di personale, il requisito della conoscenza della lingua inglese;

– limiti più stringenti alla possibilità di stipulare contratti di lavoro flessibile;

– previsione di un piano triennale per la stabilizzazione dei precari, che interessa chi ha lavorato alle dipendenze della P.A. per almeno tre anni negli ultimi otto;

– introduzione di una nuova disciplina del licenziamento disciplinare;

– affidamento all’INPS degli accertamenti medico-legali sui dipendenti assenti per malattia e previsione di nuove fasce di reperibilità domiciliare;

– obbligo di reintegrazione in caso di licenziamento nullo o annullato con la fissazione di un tetto massimo di ventiquattro mensilità per l’indennità risarcitoria.

 

il testo del decreto legislativo

  • d.lgs. n. 75:2017
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/06/d.lgs_.-75.jpeg 3456 4608 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-06-28 14:54:362017-06-28 14:59:53La riforma del pubblico impiego
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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