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Archivio per categoria: Prassi

Esonero contributivo e trattamenti di integrazione salariale: le indicazioni INPS

21 Ottobre 2021da Admin2

L’articolo 12, comma 14, del d.l. n. 137/2020, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 176/2020, ha previsto, in favore dei datori di lavoro del settore privato, con esclusione di quello agricolo, che non richiedano i nuovi trattamenti di integrazione salariale di cui al comma 1 del medesimo articolo, un esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico.

Il successivo comma 15 del citato articolo 12 prevede che: “I datori di lavoro privati che abbiano richiesto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai sensi dell’articolo 3, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, possono rinunciare per la frazione di esonero richiesto e non goduto e contestualmente presentare domanda per accedere ai trattamenti di integrazione salariale di cui al presente articolo. La facoltà di cui al periodo precedente può essere esercitata anche per una frazione del numero dei lavoratori interessati dal beneficio”.

Con il messaggio n. 3475 del 14 ottobre 2021 l’INPS ha chiarito che i datori di lavoro che abbiano fruito per intero dell’esonero previsto dall’articolo 3 del d.l. n. 104/2020, possono ugualmente accedere al diverso esonero introdotto dal citato articolo 12, comma 14, del d.l. n. 137/2020, previa rinuncia, ai sensi del successivo comma 15, a una quota di esonero di cui all’articolo 3 del d.l. n. 104/2020, “anche per una frazione del numero dei lavoratori interessati dal beneficio”.

In assenza di una definizione normativa del concetto di “frazione” di esonero a cui l’azienda debba rinunciare, al fine di accedere alle misure previste dal d.l. n. 137/2020, tale requisito deve ritenersi soddisfatto anche in caso di rinuncia alla quota di esonero relativa a un solo lavoratore.

L’Istituto ha altresì precisato che, non essendo stato previsto dalla normativa di riferimento un termine decadenziale per l’esercizio della facoltà di rinuncia, la possibilità di accedere alle misure disciplinate dall’articolo 12 del d.l. n. 137/2020 (sia trattamenti di integrazione salariale che esonero) può essere riconosciuta anche ai datori di lavoro che abbiano fruito integralmente dell’esonero di cui all’articolo 3 del d.l. n. 104/2020 e che successivamente rinuncino a una quota del medesimo, effettuando una restituzione della medesima quota parametrata alla contribuzione datoriale mensile dovuta per un singolo lavoratore.

Il testo del messaggio

  • Messaggio INPS n. 3475/2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/07/financial-advisor-with-colleague_53876-23514.jpg 426 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-10-21 18:27:432021-10-21 18:44:03Esonero contributivo e trattamenti di integrazione salariale: le indicazioni INPS
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Green Pass: le Linee Guida per l’accesso negli studi professionali

21 Ottobre 2021da Admin2

La Confederazione italiana libere professioni ha pubblicato le Linee Guida per l’accesso, dal 15 ottobre 2021, negli studi professionali. 

Le Linee Guida sono dirette a fornire ai datori di lavoro liberi professionisti alcune indicazioni utili per l’attuazione delle disposizioni previste dal d.l. n. 127/2021 e in particolare per l’individuazione di idonee misure organizzative.

Le Linee Guida intervengono sui seguenti aspetti:

1) Soggetti obbligati a esibire la certificazione verde

2) Criteri per l’esenzione dalla campagna vaccinale

3) Come si ottiene la certificazione verde

4) Modalità di verifica da parte dei titolari dello studio o dei soggetti incaricati

5) Quali misure organizzative adottare

6) Conseguenze per i lavoratori in caso di mancata esibizione della certificazione verde

 

Le Linee Guida

  • Linee Guida Green Pass
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/08/240_F_438594197_S6PWQCSU2k0TaLqGdK3lBEQHAiXBMlze.jpg 427 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-10-21 18:27:122021-10-21 18:27:12Green Pass: le Linee Guida per l’accesso negli studi professionali
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Garante privacy: via libera alle nuove modalità di verifica del Green Pass

15 Ottobre 2021da Admin2

Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole sullo schema del DPCM – pubblicato in data 12 ottobre 2021 – che ha introdotto nuove modalità di verifica del Green Pass in ambito lavorativo pubblico e privato.

Il Garante, in particolare, ha evidenziato che l’attività di verifica non dovrà comportare la raccolta di dati dell’interessato in qualunque forma, ad eccezione di quelli strettamente necessari, in ambito lavorativo, all’applicazione delle misure derivanti dal mancato possesso della certificazione.

Il sistema utilizzato per la verifica del Green Pass non dovrà conservare il QR code delle certificazioni verdi sottoposte a verifica, né estrarre, consultare registrare o comunque trattare per altre finalità le informazioni rilevate.

Per quanto riguarda la verifica mediante la Piattaforma NoiPa (per le PA aderenti), il Portale dell’Inps (per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti non aderenti a NoiPa) o mediante interoperabilità applicativa, la Piattaforma nazionale-DGC consentirà di visualizzare la sola informazione del possesso o meno di un Green Pass valido.

Potranno essere sottoposti al controllo solo i lavoratori effettivamente in servizio per i quali è previsto l’accesso al luogo di lavoro, escludendo i dipendenti assenti per ferie, malattie, permessi o che svolgono la prestazione lavorativa in modalità agile.

I dipendenti dovranno essere opportunamente informati dal proprio datore di lavoro sul trattamento dei dati attraverso una specifica informativa.

Per quanto riguarda le funzionalità disponibili sulla piattaforma NoiPa e sul Portale Inps dovranno essere adottate misure tecniche e organizzative per garantire un livello di sicurezza adeguato ai rischi presentati dai trattamenti.

La verifica mediante interoperabilità applicativa sarà invece resa disponibile ai datori di lavori mediante un’apposita convenzione con il Ministero della salute.

Il parere

  • Parere Garante Privacy
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/10/240_F_240905431_zmdR8qhAQTya6XBM2gguPCXOExm75hCu.jpg 230 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-10-15 16:38:102021-10-15 17:06:01Garante privacy: via libera alle nuove modalità di verifica del Green Pass
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Aggiornate le FAQ sull’obbligo di possesso del Green Pass in ambito lavorativo

15 Ottobre 2021da Admin2

Il Governo, a seguito dell’emanazione dei due DPCM del 12 ottobre 2021, ha aggiornato le Faq sulle verifiche del Green Pass in ambito lavorativo.

Le Faq sono consultabili al seguente link.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/03/uomo-d-affari-che-guarda-tramite-una-lente-d-ingrandimento-ai-documenti_124595-426.jpg 414 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-10-15 16:37:152021-10-15 16:37:15Aggiornate le FAQ sull’obbligo di possesso del Green Pass in ambito lavorativo
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Contratti di solidarietà: le indicazioni per l’invio delle domande di riduzione contributiva

10 Ottobre 2021da Admin2

Con messaggio del 6 ottobre 2021 il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali ha comunicato che dal 30 novembre al 10 dicembre 2021 decorre il termine per l’inoltro delle domande di riduzione contributiva per l’anno 2021, attraverso l’applicativo web “sgravicdsonline”.

L’applicativo è operativo dal 2/11 al 10/12 di ogni anno per la pre-compilazione delle istanze ed è disponibile nel sito istituzionale, nella sezione dedicata “Decontribuzione contratti di solidarietà industriali” ove è presente anche la normativa di riferimento.

Il Ministero ha altresì comunicato che l’accesso all’applicativo web è ammesso esclusivamente con le credenziali SPID o CIE (carta d’identità elettronica) e che il pagamento dell’imposta di bollo, a partire dall’annualità 2021, è consentito solo mediante il sistema “pagoPA”, utilizzando l’apposita funzione integrata all’interno dell’applicativo medesimo.

A tale ultimo proposito, l’applicativo web “sgravicdsonline” non consentirà l’invio dell’istanza nel termine perentorio dal 30 novembre al 10 dicembre 2021 in caso di omesso pagamento dell’imposta di bollo con il sistema “pagoPA”.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/01/ministero-del-lavoro-tabella-707x471-1.jpg 471 707 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-10-10 23:43:412021-10-10 23:44:40Contratti di solidarietà: le indicazioni per l’invio delle domande di riduzione contributiva
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I criteri INAIL per la definizione della presunzione semplice di contagio da Covid-19

10 Ottobre 2021da Admin2

Con le raccomandazioni n. 5 e n. 8 del 2020 l’INAIL ha fornito indicazioni operative in ordine alla definizione della durata del periodo di inabilità temporanea assoluta da infortunio Covid-19 nonché in relazione all’applicazione della presunzione semplice per i casi di malattia-infortunio da Covid-19.

Durata del periodo di inabilità temporanea assoluta

L’Istituto ha precisato che il periodo di ITA dovrà partire dal momento in cui è attestato l’inizio dell’astensione lavorativa, anche quando quest’ultima sia riferibile a quadro sindromico non specifico (ad esempio, un’affezione simil-influenzale), successivamente ricondotto a malattia Covid-19.

La definizione (termine) del periodo di ITA avverrà, invece, quando l’infortunato sarà risultato asintomatico e negativo a due test molecolari, confortati in tal senso dai criteri forniti dal Ministero della salute (circolare n. 0006607 del 29.02.2020).

La data di fine del periodo di ITA coinciderà, in ogni caso, con la data di notifica del risultato negativo del secondo test.

Criteri medico-legali per la definizione della presunzione semplice nelle infezioni da SARS-CoV-2

 Con la raccomandazione n. 8/2020 l’INAIL ha affermato che sotto il profilo medico-legale, l’accertamento della possibile fonte di contagio costituisce il primo momento dell’istruttoria medico-legale e richiede diversi passaggi valutativi, volti a qualificare il lavoratore come appartenente alla categoria a elevato rischio.

Tale procedura presuppone lo stesso rigore metodologico applicato alle altre tipologie di eventi infortunistici o tecnopatici.

In particolare, la presunzione semplice non elide la necessità che l’istruttoria medico-legale contempli, caso per caso, le seguenti verifiche:

  1. qualificazione del livello di rischio dell’attività lavorativa effettivamente svolta;
  2. corrispondenza tra lo svolgimento in concreto dell’attività lavorativa e la categoria generale richiamata (momento di verifica fondato su: dettaglio di luogo e tempi di lavoro; analisi dei compiti e delle mansioni effettivamente prestati; rilievo anamnestico; informazioni formalmente pervenute dal datore di lavoro; risultanze di eventuali indagini ispettive sull’adozione delle misure di contenimento);
  3. coincidenza tra dato epidemiologico territoriale e picco epidemico/pandemico e contagio (tempi di latenza sintomatologica/incubazione). Analogamente rileva il criterio epidemiologico aziendale, relativo alla presenza di altri lavoratori sul medesimo luogo di lavoro contagiati per esposizione riconducibile all’attività lavorativa (anche in questo caso con valutazione del criterio cronologico e del periodo di latenza);
  4. prova contraria.

Le raccomandazioni INAIL

  • INAIL raccomandazioni 5 e 8:2020
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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