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Archivio per categoria: Prassi

COVID-19: aggiornato il Protocollo anti-contagio negli ambienti di lavoro

27 Aprile 2021da admin

In data 6 aprile 2021, è stato sottoscritto tra il Governo, le Associazioni datoriali e le Organizzazioni Sindacali, il protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.

Il Protocollo, su invito del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministro della Salute, aggiorna e rinnova le misure di contrasto e di contenimento della diffusione del SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro, già contenute nei Protocolli condivisi sottoscritti successivamente alla dichiarazione dello stato di emergenza, in particolare il 14 marzo e il 24 aprile 2020, sviluppati anche con il contributo tecnico-scientifico dell’INAIL.

 

 

L'aggiornamento

  • Aggiornamento Protocollo COVID-19
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/02/240_F_66778551_WbRKwq8ySVVra0Crm9exhtJ13kWHlYG8.jpg 427 640 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2021-04-27 08:22:382021-04-27 08:22:38COVID-19: aggiornato il Protocollo anti-contagio negli ambienti di lavoro
Prassi in Prassi

Il Protocollo per le vaccinazioni nei luoghi di lavoro

27 Aprile 2021da admin

Lo scorso 6 aprile è stato sottoscritto il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro“, adottato su invito del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministro della Salute.

Il Protocollo – che tiene conto anche delle indicazioni tecniche ad interim approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – fornisce indicazioni sulla vaccinazione anti-Covid nei luoghi di lavoro e sulla procedura per l’attivazione dei punti vaccinali territoriali destinati alle lavoratrici e ai lavoratori, con il coinvolgimento dei medici competenti o di altri operatori sanitari convenzionati con il datore di lavoro.

La vaccinazione delle lavoratrici e dei lavoratori realizza il duplice obiettivo di concorrere ad accelerare e implementarea livello territoriale la capacità vaccinale anti SARS-CoV- 2/Covid-19 e a rendere, nel contempo, più sicura la prosecuzione delle attività commerciali e produttive sull’intero territorio nazionale, accrescendo il livello di sicurezzadegli ambienti di lavoro.

Il protocollo e le indicazioni ad interim

  • Protocollo Covid vaccinazioni luoghi di lavoro
  • Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/04/doctor-holding-preparing-vaccine-while-wearing-protective-equipment_23-2148847188.jpg 416 626 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2021-04-27 08:18:162021-04-27 15:33:11Il Protocollo per le vaccinazioni nei luoghi di lavoro
Prassi in Prassi

I riders di Just Eat saranno lavoratori subordinati

8 Aprile 2021da admin

Lo scorso 29 marzo è stato sottoscritto l’accordo aziendale tra i rappresentanti di Just Eat Italy e i rappresentanti delle categorie Cgil, Cisl, Uil dei trasporti di Filt, Fit, Uiltrasporti.

Dopo un’intensa negoziazione Just Eat ha accettato di applicare integralmente ai riders il Contratto nazionale Trasporti Merci e Logistica.

I riders di Just Eat diventano quindi lavoratori subordinati a cui saranno garantiti paga base, legata ai minimi contrattuali e non alle consegne, TFR, previdenza, integrazione salariale in caso di malattia, infortunio, maternità/paternità, ferie, orario di lavoro minimo garantito, maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno, rimborso spese per uso mezzo proprio, dpi adeguati, anche in riferimento al momento pandemico in corso, e diritti sindacali.

È previsto, inoltre, un premio di valorizzazione, che tiene conto delle consegne effettuate, limitando le stesse ad un massimo di quattro nell’arco di un’ora, al fine di ridurre al minimo il rischio per la salute e la sicurezza dei rider.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/04/8C2154D6-8866-4948-814A-34A6A95CF8AD.jpeg 577 1024 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2021-04-08 17:16:142021-04-09 14:51:39I riders di Just Eat saranno lavoratori subordinati
Prassi in Prassi

INAIL: i dati sulle denunce di infortunio da Covid-19

8 Aprile 2021da admin

E’ di estremo interesse il report nazionale sulle infezioni di origine professionale da nuovo Coronavirus da cui emerge un incremento di 26.762 casi (+25,7%) rispetto al monitoraggio precedente al 30 novembre, di cui 16.991 riferiti a dicembre, 7.901 a novembre e altri 1.599 a ottobre, complice la seconda ondata dell’epidemia, che ha avuto un impatto più intenso della prima anche in ambito lavorativo.

I contagi sul lavoro da Covid-19 denunciati all’Inail alla data dello scorso 31 dicembre sono 131.090, pari al 23,7% delle denunce di infortunio pervenute all’Istituto nel 2020 e al 6,2% dei contagiati nazionali totali comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) alla stessa data.

Com’è noto l’articolo 42, comma 2, del d.l. n. 18/2020 stabilisce che nei casi accertati di infezione da coronavirus (SARS- CoV-2) in occasione di lavoro, il medico certificatore redige il consueto certificato di infortunio e lo invia telematicamente all’INAIL che assicura, ai sensi delle vigenti disposizioni, la relativa tutela dell’infortunato.

Le prestazioni INAIL nei casi accertati di infezioni da coronavirus in occasione di lavoro sono erogate anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria dell’infortunato con la conseguente astensione dal lavoro.

L’Istituto ha precisato che, secondo l’indirizzo vigente in materia di trattazione dei casi di malattie infettive e parassitarie, l’INAIL tutela tali affezioni morbose, inquadrandole, per l’aspetto assicurativo, nella categoria degli infortuni sul lavoro: in questi casi, infatti, la causa virulenta è equiparata a quella violenta.

Sono destinatari di tale tutela, quindi, i lavoratori dipendenti e assimilati, in presenza dei requisiti soggettivi previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, nonché gli altri soggetti previsti dal decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38 (lavoratori parasubordinati, sportivi professionisti dipendenti e lavoratori appartenenti all’area dirigenziale) e dalle altre norme speciali in tema di obbligo e tutela assicurativa INAIL.

INAIL - Scheda nazionale infortuni Covid19

  • INAIL – Scheda tecnica contagi
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/03/gruppo-di-persone-in-possesso-di-documenti-finanziari-sulle-armi_151013-5095.jpg 417 626 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2021-04-08 17:09:152021-04-08 17:09:15INAIL: i dati sulle denunce di infortunio da Covid-19
Prassi in Prassi

Contratto di espansione: i chiarimenti INPS

29 Marzo 2021da admin

Con la circolare n. 48 dello scorso 24 marzo l’INPS ha illustrato le disposizioni in materia di indennità mensile erogabile ai dipendenti di imprese che hanno stipulato un contratto di espansione, che risolvono il rapporto di lavoro e si trovano a non più di 60 mesi dalla prima decorrenza utile per la pensione di vecchiaia o per la pensione anticipata.

La circolare, in particolare, riporta i requisiti che deve contenere il contratto di espansione:

a) il numero dei lavoratori da assumere e i relativi profili professionali compatibili con i piani di reindustrializzazione o riorganizzazione;

b) la programmazione temporale delle assunzioni;

c) l’indicazione della durata a tempo indeterminato dei contratti di lavoro, compreso il contratto di apprendistato professionalizzante di cui all’articolo 44 del decreto legislativo n. 81/2015;

d) la riduzione complessiva media dell’orario di lavoro e il numero dei lavoratori interessati (a esclusione delle aziende con un organico tra 250 e 499 unità), relativamente alle professionalità in organico, nonché il numero dei lavoratori che possono accedere al trattamento di indennità mensile previsto dall’art. 41, comma 5-bis, d.lgs. n. 148/2015;

e) la stima, ai fini del monitoraggio delle risorse finanziarie, dei costi previsti a copertura del beneficio di cui al citato comma 5-bis dell’articolo 41 d.lgs. n. 148/2015, per l’intero periodo di spettanza teorica della NASpI al lavoratore.

L’Istituto precisa che l’accesso alla prestazione di cui al comma 5-bis è subordinato alla sottoscrizione di un accordo tra il datore di lavoro e le organizzazioni sindacali aziendali e alla successiva adesione da parte del lavoratore.

La cessazione del rapporto di lavoro si configura pertanto come una risoluzione consensuale.

Il testo della circolare

  • Circolare INPS n. 48 del 24-03-2021
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Prassi in Prassi

Covid-19 e rifiuto del vaccino: la risposta dell’INAIL

16 Marzo 2021da admin

Con l’istruzione operativa del 1° marzo l’INAIL, in risposta al quesito posto dall’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, rende nota la propria posizione circa la possibilità di riconoscere come infortunio l’eventuale contrazione del virus da Covid-19 da parte di personale infermieristico che non abbia aderito alla profilassi vaccinale, con conseguente ammissione dei lavoratori contagiati alla relativa tutela assicurativa.

Al riguardo l’Istituto ha affermato che non si rileva allo stato dell’attuale legislazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, un obbligo specifico di aderire alla vaccinazione da parte del lavoratore; infatti il d.lgs. n. 81/2008 all’art. 279 riguardante “Prevenzione e controllo”, stabilisce che “il datore di lavoro, su conforme parere del medico competente, adotta misure protettive particolari (…)” tra cui “a) la messa a disposizione di vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all’agente biologico presente nella lavorazione, da somministrare a cura del medico competente”, ma non prevede l’obbligo del lavoratore di vaccinarsi.

In materia di trattamenti sanitari opera, tra l’altro, la riserva assoluta di legge di cui all’articolo 32 della Costituzione.

Per quanto sopra, il rifiuto di vaccinarsi, configurandosi come esercizio della libertà di scelta del singolo individuo rispetto ad un trattamento sanitario, ancorché fortemente raccomandato dalle autorità, non può costituire una ulteriore condizione a cui subordinare la tutela assicurativa dell’infortunato.

Quanto chiarito – conclude l’INAIL – non comporta tuttavia l’automatica ammissione a tutela del lavoratore che abbia contratto il contagio e non si sia sottoposto alla profilassi vaccinale in quanto, come precisato nella circolare n. 13/2020, occorre comunque accertare concretamente la riconduzione dell’evento infortunistico all’occasione di lavoro.

L'istruzione operativa

  • Istruzione operativa 1.3.2021
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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