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Archivio per categoria: Prassi

La revoca delle dimissioni «protette» convalidate dall’INL

22 Maggio 2024/in Prassi

Ispettorato Nazionale del Lavoro, nota prot. 8 maggio 2024, n. 862

Le dimissioni volontarie rassegnate dai lavoratori genitori di figli minori di tre anni, a norma dell’art. 55, co. 4, d.lgs. 151/2001, vedono la propria efficacia subordinata alla convalida dell’Ispettorato territoriale del lavoro, che verifica che le stesse siano frutto di una scelta genuina del lavoratore e non frutto di condizionamenti del datore di lavoro. Tuttavia, non è prevista una disciplina per la revoca di tali dimissioni convalidate e, viceversa, è espressamente esclusa quella generale del d.lgs. n. 151/2015.

Sul punto l’Ispettorato nazionale del lavoro, con la nota in oggetto, ha ricordato che non esistono ostacoli di principio alla revoca sia prima del procedimento di convalida sia successivamente, ma in un momento precedente alla decorrenza delle dimissioni e, quindi, alla definitiva risoluzione del rapporto. Comunque, la revoca delle dimissioni richiederà un esame istruttorio da parte dell’Ispettorato per l’annullamento del provvedimento di convalida, nel quale dovrà essere verificata la fondatezza delle motivazioni addotte e potranno essere programmati eventuali accertamenti ispettivi nei confronti del datore di lavoro, qualora si ritenga che siano stati realizzati comportamenti illeciti nei confronti del lavoratore.

Il limite oltre il quale non è più possibile revocare le dimissioni rese rimane, come già detto, quello in cui si sia prodotto l’effetto della risoluzione del rapporto, che in questo caso, potrà riprendere solo con il consenso del datore.

 

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/02/240_F_390975771_TJlxGjmphX2bqmHcuqv7bAyLCTq34CsN-1.jpg 450 800 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-05-22 06:22:022024-05-22 07:53:10La revoca delle dimissioni «protette» convalidate dall’INL

Tempi di conservazione della posta elettronica dei dipendenti: il Garante Privacy avvia la consultazione

19 Marzo 2024/in Prassi

Come avevamo segnalato, il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha attivato una procedura di consultazione pubblica sul termine di conservazione dei metadati generati e raccolti attivato automaticamente dai protocolli di trasmissione e smistamento della posta elettronica.

La consultazione ha l’obiettivo di acquisire osservazioni e proposte riguardo alla congruità del termine di conservazione di tali metadati (quali gli indirizzi e-mail di mittente e destinatario, gli indirizzi IP coinvolti, gli orari di invio e ricezione, la presenza di allegati e l’oggetto del messaggio spedito o ricevuto), in relazione alle finalità perseguite dai datori pubblici e privati, che ne renderebbero necessaria una conservazione per un periodo superiore a quello molto breve indicato nel Provvedimento del Garante 21 dicembre 2023, n. 642.

L’avviso pubblico di avvio della consultazione è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 marzo: a partire da tale data decorrono i trenta giorni entro cui far pervenire al Garante i contributi sul tema.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/06/240_F_374440071_JwBG2QIXeoIoYMztqeyZbnfsdwnAeBan.jpg 270 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-03-19 11:20:092024-03-19 11:20:09Tempi di conservazione della posta elettronica dei dipendenti: il Garante Privacy avvia la consultazione

Privacy e tempi di conservazione dei messaggi e-mail: l’avvio di una consultazione pubblica

13 Marzo 2024/in Prassi

Le scorse settimane sono state caratterizzate dal dibattito intorno al Documento di indirizzo in materia di trattamento e conservazione dei metadati delle e-mail dei dipendenti, nella gestione della posta elettronica aziendale da parte dei datori di lavoro. In estrema sintesi, il Garante ha affermato che la conservazione dei metadati degli account di posta elettronica aziendale deve essere limitato allo stretto indispensabile, individuato in un periodo massimo di 7 giorni, estensibili di 48 per comprovate esigenze. La raccolta e conservazione dei metadati per un periodo più esteso, secondo il Garante, è rimessa all’espletamento delle procedure previste dall’art. 4 dello Statuto dei lavoratori.

Il provvedimento ha sollevato notevoli critiche per l’esiguità del periodo indicato dal Garante, che ha deciso di avviare una procedura di consultazione pubblica per l’individuazione di un congruo periodo di conservazione. La fase di consultazione avrà durata di 30 giorni a partire dalla pubblicazione del relativo avviso in Gazzetta Ufficiale (tuttora pendente).

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/01/240_F_233586848_39HjhoXApWrqXrQsNBv0upavhiec8l21-e1610643078837.jpg 240 360 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-03-13 10:46:342024-03-13 10:46:34Privacy e tempi di conservazione dei messaggi e-mail: l’avvio di una consultazione pubblica

L’Agenzia delle Entrate torna sulla detassazione dei premi di risultato

13 Marzo 2024/in Prassi

Con una recente risposta a interpello (n. 59 del 5 marzo 2024) l’Agenzia delle Entrate puntualizza nuovamente le condizioni per l’applicazione del regime fiscale agevolato ai premi di risultato.

L’Agenzia ricorda che sono distinte la strutturazione dei premi, rimessa alla contrattazione collettiva, e i requisiti per il regime fiscale agevolato. Quest’ultimo è rimesso alle condizioni che:

  • il raggiungimento degli obbiettivi prefissati sia collegato con l’erogazione del premio;
  • sia misurato e verificato un valore incrementale nel raggiungimento degli obbiettivi rispetto a quello registrato in riferimento al periodo precedente.

Per questo l’Agenzia ha ritenuto che non potesse fruire del regime di tassazione agevolata il premio di risultato oggetto dell’interpello, che era erogato in base al raggiungimento di obbiettivi fissi e che prevedevano voci a contenuto «incrementale» non come condizione per l’erogazione del premio ma solo per l’applicazione della detassazione.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/02/Unknown.jpeg 200 200 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-03-13 10:46:032024-03-13 10:46:03L’Agenzia delle Entrate torna sulla detassazione dei premi di risultato

Accesso alla pensione anticipata e risoluzioni consensuali durante il «blocco dei licenziamenti»

27 Novembre 2023/in Prassi

L’ordinamento previdenziale prevede diverse ipotesi di benefici che consentono l’anticipazione dell’accesso ai trattamenti pensionistici per le lavoratrici e i lavoratori che si trovino in particolari condizioni. In questa categoria di istituti rientrano l’APE sociale e la pensione anticipata per i lavoratori precoci.

Fra le causali che, insieme ad altre condizioni, legittimano l’accesso a questi benefici c’è lo stato di disoccupazione in seguito a risoluzione consensuale del rapporto di lavoro nell’ambito della procedura di cui all’art. 7 della legge n. 604/1966. Durante il periodo della pandemia da Covid-19, nell’ambito della normativa sul «blocco dei licenziamenti» per g.m.o., l’art. 14, co. 2, del d.l. 34/2020 ha sospeso tali procedure, contestualmente prevedendo, al co. 3, la possibilità di una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro nel caso di «accordo collettivo aziendale, stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, di incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro, limitatamente ai lavoratori che aderiscono al predetto accordo».

Ai lavoratori che abbiano risolto consensualmente il rapporto in base a quest’ultima previsione non è stata applicata la procedura di cui all’art. 7 della l. 604/1966 e ciò potrebbe comportare l’impossibilità di accedere all’APE o alla pensione anticipata per i lavoratori precoci: l’INPS, tuttavia, con il messaggio n. 4192 del 24/11/2023, afferma che «sulla base di un’interpretazione sistematica ed evolutiva» del quadro normativo deve ritenersi che anche i lavoratori che hanno risolto consensualmente il rapporto durante il blocco dei licenziamenti possono accedere ai predetti benefici pensionistici.

Qui il testo del messaggio INPS n. 4192/2023: Messaggio numero 4192 del 24-11-2023 | Dettaglio di Circolari, Messaggi e Normativa | INPS

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2015/05/inps_logo_3.jpg 330 518 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22023-11-27 19:11:542023-11-27 19:11:54Accesso alla pensione anticipata e risoluzioni consensuali durante il «blocco dei licenziamenti»

Gestione casi covid-19: Circolare del Ministero della Salute

20 Settembre 2023/in Prassi

Il Ministero della Salute ha pubblicato la circolare n. 0025613 dell’11 agosto 2023, con cui sono state aggiornate le modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti in caso COVID-19.

Le Nuove regole possono incidere anche nella gestione dei rapporti di lavoro all’interno degli ambienti di lavoro e, dunque, devono essere prese in considerazione dai datori di lavoro.

Come noto, il Decreto Legge n. 105/2023, ha abolito gli obblighi in materia di isolamento e autosorveglianza e modificato della disciplina del monitoraggio della situazione epidemiologica derivante dalla diffusione del virus SARS-CoV-2.

Alla luce di ciò il Ministero raccomanda di osservare le medesime precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie, consigliando quanto segue:

– indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone;

– se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi;

– Applicare una corretta igiene delle mani;

– Evitare ambienti affollati;

– Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o RSA. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a

Informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse

– contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.

Per le persone che sono venute a contatto con casi Covid-19, non si applica nessuna misura restrittiva. La raccomandazione è, comunque, che le persone pongano attenzione all’eventuale comparsa di sintomi suggestivi di Covid-19 (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni immediatamente successivi al contatto, evitando il contatto con persone fragili, immunodepressi, donne in gravidanza e, in caso di sintomi suggestivi di Covid-19, e di effettuare l’esecuzione di un test antigenico, anche autosomministrato, o molecolare per SARS-CoV-2.

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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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