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Archivio per categoria: Giurisprudenza

Patto di non concorrenza e risoluzione unilaterale

13 Settembre 2021da Admin2

Con ordinanza n. 23723 del 1° settembre 2021 la Corte di Cassazione ha ribadito che la previsione della risoluzione del patto di non concorrenza rimessa all’arbitrio del datore di lavoro concreta una clausola nulla per contrasto con norme imperative.

La Corte, in particolare, ha affermato che il fatto che il recesso dal patto di non concorrenza sia avvenuto in costanza di rapporto non rileva, poiché i rispettivi obblighi si cristallizzano al momento della sottoscrizione del patto.

Ad avviso dei Giudici l’apposizione del patto al contratto impedisce al dipendente di progettare il proprio futuro lavorativo, comprimendo la sua libertà: detta compressione, dunque, non può avvenire senza l’obbligo di un corrispettivo da parte del datore, che finirebbe per essere escluso ove al datore stesso venisse concesso di liberarsi ex post dal vincolo.

L'ordinanza

  • Cass. ord. n. 23723:2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/10/l-uomo-in-tuta-firma-contratto_23-2147711015.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-09-13 22:10:072021-09-13 22:10:07Patto di non concorrenza e risoluzione unilaterale
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Legittima la sospensione del docente privo del Green Pass

2 Settembre 2021da Admin2

Con i decreti n. 4531 e n. 4532 del 2 settembre 2021 il TAR Lazio ha respinto le istanze dei ricorrenti che chiedevano la sospensione dell’efficacia dei provvedimenti adottati dal Ministero dell’Istruzione con cui viene stabilito l’obbligo di possesso del Green Pass per il personale docente.

Il Tribunale, in particolare, ha osservato che il prospettato diritto del personale scolastico a non essere vaccinato, tralasciata la questione della dubbia configurazione come diritto alla salute, non ha valenza assoluta né può essere inteso come intangibile, avuto presente che deve essere razionalmente correlato e contemperato con gli altri fondamentali, essenziali e poziori interessi pubblici quali quello attinente alla salute pubblica a circoscrivere l’estendersi della pandemia e a quello di assicurare il regolare svolgimento dell’essenziale servizio pubblico della scuola in presenza.

In ogni caso il predetto diritto è riconosciuto dal legislatore il quale prevede in via alternativa la produzione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-Cov 2.

In caso di mancato possesso della certificazione verde, l’automatica sospensione dal lavoro e dalla retribuzione prevista dal comma 2 del l’art.9 ter, d.l. n. 52/2021 e la mancata adibizione del personale scolastico ad altre e diverse mansioni è quindi correttamente e razionalmente giustificabile alla luce della tipicità delle mansioni del personale scolastico, specie di quello docente.

I decreti

  • TAR Lazio decreto n. 4531:2021
  • TAR Lazio decreto n. 4532:2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/04/doctor-holding-covid-19-vaccine-bottle_23-2148920209.jpg 360 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-09-02 21:49:592021-09-02 21:56:30Legittima la sospensione del docente privo del Green Pass
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Legittima la sospensione del medico che rifiuta il vaccino anti-Covid19

2 Settembre 2021da Admin2

Con la decisione del 5 agosto 2021 il TAR Puglia – Lecce ha rigettato l’istanza cautelare formulata da un medico contro la delibera dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Brindisi che ne ha disposto la sospensione dall’esercizio della professione senza retribuzione per non aver effettuato il vaccino contro il Covid-19.

Il Tribunale ha precisato che l’Amministrazione ha valutato la possibilità di ricollocazione lavorativa della ricorrente con adibizione ad ulteriori e differenti mansioni non comportanti contatti con gli utenti e con il restante personale sanitario, concludendo in senso negativo.

Dall’altro lato la ricorrente ha, invece, tenuto una condotta dilatoria e non collaborativa, tale da precludere all’Amministrazione la possibilità di accertare eventuali situazioni non compatibili con l’obbligo vaccinale.

Il Collegio ha tuttavia chiarito che è nelle facoltà della ricorrente conseguire la cessazione di tutti i lamentati effetti pregiudizievoli assolvendo l’obbligo vaccinale, adempimento previsto dalla disciplina normativa (art. 4, c. I, d.l. n. 44/2021) quale presupposto necessario ed imprescindibile per l’esercizio della professione.

Il TAR ha concluso affermando che nel giudizio di bilanciamento dei contrapposti interessi, la posizione della ricorrente e il diritto dell’individuo, sotto gli svariati profili evidenziati, debbono ritenersi decisamente recessivi rispetto all’interesse pubblico sotteso alla normativa di cui trattasi, nel contesto emergenziale legato al rischio di diffusione della pandemia da Covid-19, che deve costituire il parametro di lettura della normativa medesima.

Il decreto

  • TAR Puglia decreto n. 480:2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/04/doctor-holding-preparing-vaccine-while-wearing-protective-equipment_23-2148847188.jpg 416 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-09-02 21:47:042021-09-02 22:00:35Legittima la sospensione del medico che rifiuta il vaccino anti-Covid19
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Corte di Giustizia Europea: distacco transnazionale e minimi retributivi

26 Agosto 2021da Admin2

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con la sentenza 15 luglio 2021, emessa nelle cause riunite C-125/2020 e C-218/2020, ha dichiarato non derogabile la disposizione che prevede l’applicazione dei minimi retributivi del Paese in cui si svolge abitualmente l’attività lavorativa, a prescindere dalla sussistenza di un distacco transnazionale.

La Corte, in particolare, ha affermato che l’articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 593/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali (Roma I), deve essere interpretato nel senso che, qualora la legge che disciplina il contratto individuale di lavoro sia stata scelta dalle parti di tale contratto e sia diversa da quella applicabile in forza dei paragrafi 2, 3 o 4 di tale articolo, si deve escludere l’applicazione di quest’ultima, ad eccezione delle «disposizioni alle quali non è permesso derogare convenzionalmente» secondo la stessa, ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 1, di detto regolamento, fra le quali possono rientrare, in linea di principio, le norme relative alla retribuzione minima.

La sentenza

  • Corte di Giustizia 15.7.2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/10/bandiere-dell-ue-di-fronte-alla-commissione-europea_163782-5238.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-08-26 18:25:232021-08-26 18:25:23Corte di Giustizia Europea: distacco transnazionale e minimi retributivi
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Mancato rientro dopo il periodo di aspettativa per motivi di salute e licenziamento

26 Agosto 2021da Admin2

Con ordinanza n. 22819 del 12 agosto 2021, la Corte di Cassazione ha dichiarato legittimo il licenziamento disciplinare del dipendente che, avendo superato il periodo di aspettativa, non si presenta sul posto di lavoro una volta venuto meno il titolo giustificativo della sua assenza.

La decisione, in particolare, ha richiamato l’art. 41, comma 2, lettera e-ter) del d.lgs. n. 81/2008 secondo cui, in caso di assenza per motivi di salute superiore a 60 giorni consecutivi, il rientro in azienda è preceduto dalla visita medica di idoneità, che il lavoratore non può rifiutarsi di effettuare.

La Suprema Corte ha quindi affermato che è obbligo del datore effettuare la visita di controllo preventivo circa la idoneità alla mansione e, contemporaneamente, il lavoratore non può rifiutarsi di andare in azienda se il datore lo invita a recarsi sul posto di lavoro.

L'ordinanza

  • Cass. ord. n. 22819:2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/04/240_F_78621451_cyPcor3sdhwoBQFanALkNwC4hXhcobyG.jpg 427 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-08-26 18:24:462021-08-26 18:24:46Mancato rientro dopo il periodo di aspettativa per motivi di salute e licenziamento
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Plurime azioni avverso il medesimo atto di licenziamento

26 Agosto 2021da Admin2

Con ordinanza n. 22930 del 16 agosto 2021 la Corte di Cassazione ha dichiarato la proponibilità, a determinate condizioni, di due distinti giudizi aventi ad oggetto l’impugnazione del medesimo atto di licenziamento riguardante la stessa persona.

La Corte, in particolare, ha affermato che non sussiste litispendenza tra due giudizi aventi ad oggetto l’impugnazione per ragioni diverse del medesimo atto di licenziamento.

Tuttavia la proponibilità di una nuova iniziativa giudiziaria resta condizionata alla sussistenza di un interesse oggettivo del lavoratore al frazionamento della tutela avverso l’unico atto di recesso.

Nel caso di specie, il lavoratore ha presentato due ricorsi per vedere dichiarata l’illegittimità del suo licenziamento (nel primo ha chiesto il pagamento della somma concordata per la risoluzione consensuale, nel secondo il pagamento dell’indennità sostitutiva del preavviso e dell’indennità supplementare) senza, però, allegare alcun interesse oggettivo alla proposizione di due distinti giudizi.

L'ordinanza

  • Cass. ord. n. 22930:2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/02/240_F_66778551_WbRKwq8ySVVra0Crm9exhtJ13kWHlYG8.jpg 427 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-08-26 18:24:152021-08-26 18:24:15Plurime azioni avverso il medesimo atto di licenziamento
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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