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Archivio per categoria: Giurisprudenza

Controlli a distanza e licenziamento disciplinare

1 Agosto 20180 Commenti-da admin

Con la decisione 13 giugno 2018, n. 57668 il Tribunale di Roma ha dichiarato illegittimo il licenziamento intimato al dipendente che aveva promosso la fatturazione di affari non conclusi, redigendo atti falsi.

Nel caso di specie, il Giudice del Lavoro ha ritenuto che la condotta posta in essere dal lavoratore non fosse antigiuridica e, pertanto, ha dichiarato l’insussistenza del fatto contestato, sul presupposto che il comportamento del lavoratore fosse stato sollecitato dal diretto superiore.

Invero, ai fini della contestazione disciplinare, il datore di lavoro aveva utilizzato dati tratti dai messaggi e-mail del lavoratore e da un software aziendale, senza aver preventivamente consegnato al lavoratore adeguata informativa sulle modalità d’uso degli strumenti e sull’effettuazione dei controlli.

Circa il nuovo testo dell’art. 4 legge n. 300/1970, la sentenza de qua giunge a sostenere che l’espressione “a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro” sia “di latitudine tale da comprendere anche il controllo sull’osservanza degli obblighi discendenti dal rapporto di lavoro”.

Infatti, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Roma ha sottolineato che “nel nuovo testo non è più vietato, in termini assoluti, effettuare controlli a distanza sui lavoratori, sicché non appare necessario (ove mai lo stia stato) appellarsi a “finalità difensive” per superare un divieto totalitario di controllo a distanza che non esiste più”.

 

Il testo della decisione

  • Trib. Roma 13 giugno 2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2018/08/pexels-photo-1229359.jpeg 700 1050 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-08-01 19:27:522019-10-09 14:50:49Controlli a distanza e licenziamento disciplinare
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Licenziamento del dirigente, fatture false, fondi occulti

1 Agosto 20180 Commenti-da admin

Con la decisione 3 luglio 2018, n. 17356 la Corte di Cassazione ha dichiarato legittimo il licenziamento per giusta causa intimato al dirigente per aver tollerato la prassi dell’emissione di fatture false e l’acquisto di beni attraverso fondi occulti.

Nel caso di specie, la Corte ha sottolineato che la creazione di fondi extrabilancio si pone al di fuori della conformità all’ordinamento giuridico, che impone regole rigorose nell’amministrazione delle società e nella tenuta della contabilità e non tollera falsi ideologici in nessuna forma e per nessun fine.

Sul punto si ribadisce che è antigiuridico tutto ciò che “contrasta con l’ordinamento giuridico inteso nel suo complesso, a prescindere dalla rilevanza penale della singola condotta o dalla previsione di specifici divieti.”

In generale, secondo il Supremo Collegio, sussiste giusta causa di licenziamento nei casi in cui la condotta del lavoratore sia manifestamente contraria all’etica comune o concreti violazione dei doveri fondamentali connessi al rapporto di lavoro, senza che rilevi la mancata adozione di uno specifico codice disciplinare o etico.

 

Il testo della decisione

  • Cass. 17356-2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2018/07/pexels-photo-164686.jpeg 1500 2256 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-08-01 19:24:022019-10-09 14:51:17Licenziamento del dirigente, fatture false, fondi occulti
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Licenziamento individuale e criteri di scelta

1 Agosto 20180 Commenti-da admin

Licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo e criteri di scelta ex art. 5 l. n. 223/1991

Con la decisione 25 luglio 2018, n. 19732 la Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimato alla lavoratrice in violazione dei criteri di scelta di cui all’art. 5 legge n. 223/1991.

Nel caso di specie la Cassazione ha applicato la previsione di cui all’art. 18, comma 5, legge n. 300/1970, non ravvisando i presupposti per l’applicazione della tutela reintegratoria attenuata.

Secondo il Supremo Collegio, qualora il giustificato motivo oggettivo si identifichi nella generica esigenza di riduzione di personale omogeneo e fungibile, la scelta del dipendente da licenziare deve essere effettuata facendo ricorso ai criteri legali di anzianità e carichi di famiglia, sanciti in tema di licenziamenti collettivi.

 

Il testo della decisione

  • Cass. 19732-2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2018/08/pexels-photo-380769.jpeg 700 1247 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-08-01 19:20:392019-10-09 14:52:05Licenziamento individuale e criteri di scelta
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Licenziamento e insubordinazione

29 Giugno 20180 Commenti-da admin

Con la decisione 5 giugno 2018, n. 14391 la Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo il licenziamento intimato ad un lavoratore che aveva affermato di non essere disponibile a svolgere mansioni diverse da quelle ordinariamente assegnate.

Nella specie, il dipendente aveva esclusivamente manifestato il proprio disappunto, non essendo ancora intervenuto il giudizio di idoneità allo svolgimento delle nuove mansioni.

Nella decisione de qua, la Corte ribadisce che la nozione di giusta causa è ascrivibile alla tipologia delle clausole generali: pertanto, deve essere specificata in sede interpretativa “mediante la valorizzazione sia di fattori esterni, relativi alla coscienza generale, sia di principi che la stessa disposizione tacitamente richiama”.

Il testo della decisione

  • Cass. 14391-2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2018/06/bow-tie-businessman-fashion-man.jpg 1253 1880 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-06-29 12:14:392019-10-09 14:52:57Licenziamento e insubordinazione
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Pluralità di addebiti e licenziamento

29 Giugno 20180 Commenti-da admin

Con la decisione 4 giugno 2018, n. 14192 la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sulla locuzione insussistenza del fatto, ai sensi dell’art. 18, comma 4, legge n. 300/1970.

Nella specie, il Supremo Collegio ha ribadito un consolidato orientamento, secondo il quale, in caso di contestazione di una pluralità di addebiti o di un’unica articolata condotta, l’insussistenza del fatto si configura solo qualora, sul piano fattuale, possa escludersi la realizzazione di un nucleo minimo di condotta di per sé solo astrattamente idoneo a giustificare la sanzione espulsiva, oppure, ove si realizzi l’ipotesi del fatto sussistente ma privo del carattere di illiceità.

Il testo della decisione

  • Cass. 14192-2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2018/06/color-umbrella-red-yellow-163822.jpeg 1300 1816 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-06-29 12:09:152019-10-09 14:53:29Pluralità di addebiti e licenziamento
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Inattività lavorativa e risarcimento del danno

5 Giugno 20180 Commenti-da admin

Con la decisione 9 maggio 2018, n. 11169 la Corte di Cassazione ha rilevato che il danno provocato al lavoratore lasciato in condizione di inattività dal datore di lavoro, a seguito di ordine di reintegrazione, è suscettibile di valutazione e risarcimento anche in via equitativa.

Il Supremo Collegio ha precisato che una siffatta condotta datoriale viola l’art. 2103 cod. civ. ed è lesiva per il dipendente sia in relazione al suo fondamentale diritto al lavoro, sia in riferimento alla sua dignità professionale, da intendersi come “esigenza umana di manifestare la propria utilità e le proprie capacità nel contesto lavorativo”.

 

Il testo della decisione

  • Cass. 11169-2018
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2018/06/pexels-photo-212286.jpeg 1253 1880 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2018-06-05 09:58:482019-10-09 14:53:59Inattività lavorativa e risarcimento del danno
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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