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Archivio per categoria: Giurisprudenza

No al green pass come misura di sicurezza in assenza di un obbligo di legge (tempus regit actum)

28 Marzo 2022da Admin2

Con la sentenza del Tribunale di Firenze, sezione Lavoro, n. 155/2022 pubblicata il 4.3.2022, il Giudice del lavoro ha condannato al risarcimento dei danni una società che aveva imposto ai lavoratori il possesso del green pass, nonostante la mancanza di un obbligo di legge.

In particolare, la dipendente con mansioni di addetto piscina, nell’agosto 2021, veniva sospesa in quanto non in possesso del green pass.

Secondo l’azienda, il green pass rientrava tra le misure di sicurezza in ottemperanza all’obbligo di cui all’art. 2087 cod. civ.

Il Giudice, dopo aver richiamato l’art. 9 bis del d.l. n. 52/2021 vigente al momento dei fatti, rilevando che imponeva il possesso del green pass per i soli frequentatori delle piscine e limitatamente alle attività al chiuso, fa riferimento all’art. 29 bis, d.l.. n. 23/2020 che all’epoca stabiliva come tutela contro il rischio di contagio nei luoghi di lavoro il rispetto per i datori di lavoro delle prescrizioni contenute nel protocollo condiviso del 24.4.2020.

Il protocollo condiviso non prevedeva alcun obbligo di green pass – che sarebbe scattato soltanto il 15 ottobre 2021, con il d.l. n. 105/2021 – ed in mancanza di un provvedimento dell’autorità o di una richiesta espressa del medico aziendale, l’imposizione del datore di lavoro deve ritenersi illegittima.

 

 

  • SENTENZA-TRIBUNALE-FIRENZE-SEZ.-LAVORO-155-2022 (1)
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/09/240_F_449039366_HnYe05euXV29LgOhuMPWyvxhpRJ79v3e.jpg 338 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22022-03-28 12:38:002022-03-28 12:38:00No al green pass come misura di sicurezza in assenza di un obbligo di legge (tempus regit actum)
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Rifiuto del trasferimento e licenziamento

22 Marzo 2022da Admin2

La Cassazione torna ad affrontare il tema della mancata presentazione in servizio del lavoratore che ritiene illegittimo il proprio trasferimento. In particolare, la lavoratrice impugnava il licenziamento irrogatole per assenza ingiustificata per non essersi presentata presso la sede aziendale ove era stata trasferita.

La Cassazione , con la sentenza n. 7392 del 7.3.2022, rileva che, in ipotesi di trasferimento adottato in violazione dell’art. 2103 cod. civ., l’inadempimento datoriale non legittima in via automatica il rifiuto del lavoratore ad eseguire la prestazione.

Poiché il rifiuto dello svolgimento delle mansioni presso la nuova sede di adibizione è disciplinarmente rilevante laddove sia contrario a buona fede, occorre una ulteriore valutazione sulla base delle concrete circostanze che connotano la specifica fattispecie per verificare se all’inadempimento datoriale può corrispondere il rifiuto del lavoratore.

 

  • Cass.-sent.-n.-7392-2022
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/06/trasferimento-lavoratore.jpeg 3789 5698 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22022-03-22 14:17:492022-03-22 14:17:49Rifiuto del trasferimento e licenziamento
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Crisi Ucraina: Cassa integrazione e agevolazioni contributive per le imprese in crisi

22 Marzo 2022da Admin2

In Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 21 del 21 marzo 2022, con misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina.

Le misure per il lavoro sono affidate in particolare ad un intervento mirato sulla Cassa Integrazione Guadagni (art. 11 ) e alle agevolazioni contributive per il personale delle aziende in crisi (art. 12).

L’art. 11 del decreto in parola prevede, per fronteggiare, nell’anno  2022, situazioni di particolare difficoltà economica la possibilità di ricorrere ad ulteriori trattamenti di integrazione salariale nonché, per fronteggiare le difficoltà economiche derivanti dalla grave crisi internazionale in atto in Ucraina, l’esonero dal pagamento della contribuzione addizionale per alcune tipologie di imprese individuate dal decreto stesso che, a decorrere dal 22 marzo 2022 e fino al 31 maggio 2022, sospendono o riducono l’attività lavorativa ai sensi del d.lgs. n. 148/2015.

L’art. 12 prevede un’agevolazione contributiva per l’acquisizione di personale già dipendente di imprese in crisi modificando l’art. 1, c. 119, della l n. 234/2021. In particolare, l’esonero contributivo per l’assunzione, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, di lavoratori subordinati provenienti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale viene esteso anche ai lavoratori licenziati da dette imprese per riduzione di personale nei 6 mesi precedenti e a quelli impiegati in rami d’azienda oggetto di trasferimento sempre da parte delle dette imprese.

 

  • DECRETO UCRAINA
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/10/una-pila-di-cinque-file-di-monete_1150-17745.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22022-03-22 14:14:332022-03-22 14:14:33Crisi Ucraina: Cassa integrazione e agevolazioni contributive per le imprese in crisi
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Opposizione all’iscrizione a ruolo di contributi previdenziali: legittimazione esclusiva dell’INPS

16 Marzo 2022da Admin2

Le Sezioni Unite della Corte di cassazione, con la sentenza 8 marzo 2022 n. 7514, dirimono un contrasto della giurisprudenza della sezione lavoro oscillante tra l’ipotesi di un litisconsorzio necessario dell’INPS e del concessionario e quella di un litisconsorzio provocato dalla chiamata in giudizio a istanza di parte o d’ufficio, relativamente al caso in cui il contribuente, venuto a conoscenza dell’iscrizione a ruolo di un suo debito per contributi previdenziali, chiami in giudizio il concessionario alla riscossione, chiedendo l’accertamento dell’infondatezza della pretesa creditoria, in mancanza di notifica della cartella di pagamento, e la prescrizione del credito.

Per le Sezioni Unite la legittimazione passiva spetta esclusivamente all’ente impositore e quindi all’INPS, anche se la questione di merito (la prescrizione) deriva dalla mancata notifica della cartella esattoriale da parte del concessionario.

  • Cassazione n. 7514:2022
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2015/05/inps_logo_3.jpg 330 518 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22022-03-16 18:31:292022-03-16 18:31:29Opposizione all’iscrizione a ruolo di contributi previdenziali: legittimazione esclusiva dell’INPS
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Licenziamento e giustificazioni tardive del dipendente

16 Marzo 2022da Admin2

La Cassazione, Sez. lav., con sentenza 7 marzo 2022, n. 7392, ha ritenuto corretta la decisione del giudice di merito circa l’illegittimità del licenziamento per la violazione dell’obbligo del datore di lavoro di sentire preventivamente il lavoratore a discolpa, integrante una violazione della procedura di cui all’art. 7 Stat. lav. con applicazione della tutela prevista dall’art. 18, comma 6, Stat. lav.

Il caso affrontato, riguardava la mancata considerazione delle difese scritte da parte del datore di lavoro, il quale le aveva ritenute tardive nonostante queste fossero state scritte tempestivamente ma pervenute oltre i cinque giorni. Ciò equivale, tuttavia, a negare al lavoratore il suo diritto di difesa e al contraddittorio, con violazione del procedimento sancito dall’art. 7 della Stat. lav.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png 0 0 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22022-03-16 18:20:142022-03-16 18:20:14Licenziamento e giustificazioni tardive del dipendente
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Misure urgenti nei luoghi di lavoro e nelle scuole

16 Marzo 2022da Admin2

È stata pubblicata, nella Gazzetta Ufficiale n. 56 dell’8 marzo 2022, la legge 4 marzo 2022, n. 18, di conversione del decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1, recante: “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore”.

Per quanto concerne le misure di natura lavoristica, risulta confermato l’impianto del decreto-legge e, in sede di conversione, è stato introdotto l’articolo 5-ter, il quale statuisce che, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica, i genitori lavoratori dipendenti privati che hanno almeno un figlio in condizioni di disabilità grave riconosciuta ai sensi della legge n. 104/1992, o almeno un figlio con bisogni educativi speciali, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore non lavoratore e che l’attività lavorativa non richieda necessariamente la presenza fisica, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali, fermo restando il rispetto degli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge n. 81/2017.

Ferma restando l’applicazione della  disciplina  già  stabilita dai contratti collettivi nazionali, fino alla cessazione dello stato di emergenza, per i genitori lavoratori dipendenti pubblici le condizioni suindicate costituiscono titolo prioritario per  l’accesso al lavoro agile.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png 0 0 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22022-03-16 18:19:252022-03-16 18:19:25Misure urgenti nei luoghi di lavoro e nelle scuole
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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