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Archivio per categoria: News ed Eventi

Un nuovo decreto-legge per fronteggiare l’emergenza

2 Marzo 2020da admin
Il Governo nella seduta del 28 febbraio scorso ha varato un decreto-legge di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Ecco il resoconto della seduta del Consiglio dei ministri in cui si opera una sintesi delle misure adottate.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Le disposizioni introdotte mirano ad assicurare un primo necessario supporto economico ai cittadini e alle imprese che affrontano problemi di liquidità finanziaria a causa dell’emergenza sanitaria internazionale dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e agli episodi di diffusione del virus verificatisi nel nostro Paese.

A questo scopo, con il decreto si interviene in diversi ambiti, di seguito elencati in modo non esaustivo, insieme alle principali misure previste.

Per i soggetti che hanno la residenza, la sede legale o la sede operativa nei comuni della cosiddetta “zona rossa” (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e Vo’), sono sospesi:

  • i versamenti in scadenza nel periodo compreso dal 23 febbraio al 30 aprile, relativi a: cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione; avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali ed assicurativi; atti di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli; atti di accertamento esecutivi emessi dagli enti locali sia per le entrate tributarie che per quelle patrimoniali; “rottamazione-ter”; “saldo e stralcio”. La scadenza di tali versamenti è prorogata al 31 maggio 2020;
  • il pagamento delle bollette di acqua, gas ed energia elettrica, fino al 30 aprile, con la previsione dell’eventuale rateizzazione delle bollette una volta terminato il periodo di sospensione;
  • il versamento, per 12 mesi, dei ratei dei mutui agevolati concessi da Invitalia alle imprese;
  • il pagamento dei diritti camerali.

Inoltre, si estende la sospensione dei termini per adempimenti e pagamenti, già prevista dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze dello scorso 24 febbraio, anche ai contribuenti che risiedono al di fuori della “zona rossa” ma si avvalgono di intermediari che vi sono ubicati.

Infine, si prorogano i termini per la comunicazione dei dati necessari alla predisposizione della dichiarazione dei redditi pre-compilata. In questo modo, i professionisti e gli operatori economici – ovunque ubicati sul territorio nazionale – avranno più tempo per raccogliere e trasmettere i dati oggetto di questo adempimento.

Il decreto interviene, tra l’altro, con i seguenti provvedimenti:

  • cassa integrazione ordinaria per le unità produttive operanti nei comuni elencati e per i lavoratori ivi domiciliati (il ricorso alla cassa integrazione è esteso ai datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale – FIS);
  • possibilità di sospensione della Cassa integrazione straordinaria per le imprese che vi avessero fatto ricorso prima dell’emergenza sanitaria e sostituzione con Cassa integrazione ordinaria;
  • cassa integrazione in deroga per i datori di lavoro del settore privato, compreso quello agricolo, con unità produttive operanti nei comuni elencati e per i lavoratori ivi domiciliati, che non possano beneficiare dei vigenti strumenti di sostegno al reddito, per la durata della sospensione del rapporto di lavoro e comunque per un periodo massimo di tre mesi;
  • indennità di 500 euro al mese, per un massimo di tre mesi, per i lavoratori che hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, per gli agenti commerciali, per i professionisti e per i lavoratori autonomi (compresi i titolari di attività di impresa iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria – AGO) domiciliati o che svolgono la propria attività nei comuni elencati, parametrata alla effettiva durata della sospensione dell’attività.

Tra le altre misure:

  • l’incremento della dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (p.m.i.) e, per 12 mesi, la garanzia della priorità della concessione del credito a quelle operanti nella “zona rossa”, ivi comprese quelle del settore agroalimentare. La concessione è a titolo gratuito, per un importo massimo per singola impresa di 2,5 milioni di euro e percentuale massima di copertura pari all’80 per cento nel caso di interventi di garanzia diretta e pari al 90 per cento in caso di riassicurazione. L’intervento potrà essere esteso, con successivo decreto del Ministro dello sviluppo economico, per periodi determinati, alle p.m.i. con sede in aree limitrofe alla “zona rossa” che per questo abbiano subito un danno eccezionale o che facciano parte di una filiera particolarmente colpita;
  • la sospensione del pagamento dei ratei dei mutui per immobili residenziali per i lavoratori che subiscano la sospensione dal lavoro o la riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni;
  • l’incremento di 350 milioni di euro dei fondi destinati al sostegno delle imprese esportatrici;
  • l’estensione della validità delle tessere sanitarie e della Carta nazionale dei servizi;
  • misure volte ad agevolare il ricorso al lavoro agile (smart working) dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche;
  • il mantenimento della retribuzione dei dipendenti pubblici in caso di malattia con ricovero ospedaliero o assenza per malattia dovuta al COVID-19, ivi compresi i periodi di quarantena;
  • la possibilità, per i laureati in medicina e chirurgia che non possano sostenere l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo a causa dell’ordinanza del Ministro dell’università e della ricerca del 24 febbraio, di frequentare con riserva il corso di formazione specifica in medicina generale;
  • la conservazione della validità dell’anno scolastico, anche qualora gli istituti non possano effettuare i duecento giorni di lezione previsti dalla normativa a seguito delle misure di contenimento;
  • l’estensione del regime fiscale delle donazioni di alimenti (non imponibilità a fini IVA e imposte redditi) alle donazioni di altre merci (vestiario, computer ecc.);
  • l’istituzione di un fondo rotativo per la concessione di mutui a tasso zero per le imprese agricole in difficoltà;
  • il differimento al 15 febbraio 2021 dei termini per l’obbligo di segnalazione (c.d. “procedimento di allerta”) che grava sugli organi di controllo interno e sui revisori contabili, introdotto dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14), per consentire un graduale adeguamento a questa novità, evitando che l’emergenza comporti conseguenze per coloro che hanno tale obbligo e potrebbero trovarsi nell’impossibilità di farvi fronte.

Si prevede, per le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator, la sospensione fino al 30 aprile del versamento dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali.
Per gli utenti che non abbiano potuto viaggiare da e per la “zona rossa”, o usufruire di pacchetti turistici a causa delle misure di contenimento e di prevenzione della diffusione del COVID-19 disposte dalle autorità italiane o straniere si prevedono specifiche forme di compensazione.

 

 

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Smart working in emergenza sull’intero territorio nazionale

2 Marzo 2020da admin

Fra le misure adottate dal Governo con il DPCM del 1° marzo 2020 si segnala la previsione in tema di smart working.

L’art. 4 del citato DPCM ha previsto, riproducendo la previsione del precedente provvedimento governativo, che la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti.

Gli obblighi di informativa di cui all’articolo 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/03/adult-african-american-woman-blur-business-1181352-scaled.jpg 1709 2560 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2020-03-02 08:26:112020-03-02 19:02:58Smart working in emergenza sull'intero territorio nazionale
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Nuove misure per l’emergenza Coronavirus con il DPCM 1.3.2020

2 Marzo 2020da admin

Con il DPCM del 1° marzo 2020 il Governo interviene nuovamente sull’emergenza Coronavirus Covid-19 con nuove misure particolarmente rigorose.

Da notare la distinzione fra gli interventi da mettere in pratica nelle c.d. zone rosse (che sono ulteriormente individuate e definite negli allegati) e quelle da applicare sull’intero territorio nazionale.

 

 

Il testo del DPCM 1.3.2020

  • DPCM del 1.3.2020 – rev rev (3).pdf
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Coronavirus Covid-19 e lavoro agile

28 Febbraio 2020da admin

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020 il testo del DPCM con le nuove disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Si segnala che la precedente disposizione relativa al lavoro agile (art. 3 del DPCM del 23 febbraio 2020) è stata soppressa.

L’art. 2 del nuovo DPCM prevede ora che la modalità di lavoro agile anche in assenza di accordi individuali è ora applicabile in via provvisoria fino al 15 marzo 2020 per i datori di lavoro aventi sede legale o operativa nelle regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria e  per i lavoratori ivi residenti o domiciliati che svolgano attività lavorativa fuori da tali territori.

La disposizione non prevede un obbligo in senso stretto di applicare lo smart working e non deve inoltre trarre in inganno la formula “anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti»: è inconcepibile che lo smart working possa applicarsi senza un accordo fra le parti. Al tempo stesso il ricorso allo smart working potrebbe essere, nella attuale situazione emergenziale, una misura finalizzata a tutelare la salute dei dipendenti, salvaguardando anche l’interesse della collettività.
 
In conclusione il legislatore ha inteso semplificare il ricorso allo smart working prevedendo, in via temporanea, un alleggerimento degli oneri formali previsti dalla legge 81/2017.
 
Rammentiamo comunque che lo smart working non è applicabile a qualsiasi rapporto di lavoro (es: non è applicabile a molti lavori manuali).

 

 

 

 

Il testo del DPCM

  • DPCM 25.2.2020
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Coronavirus-Covid19: l’impatto sui rapporti di lavoro

24 Febbraio 20200 Commenti-da admin

Il Governo ha adottato misure straordinarie volte ad evitare la diffusione del Coronavirus Covid-19.

Si segnala in particolare il D.P.C.M. del 23 febbraio 2020 che ha dato attuazione al decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6.

Sul piano giuslavoristico si segnala, anzitutto, l’art. 3 del citato D.P.C.M.: tale norma prevede che la modalità di lavoro agile di cui agli artt. da 18 a 23 della l. n. 81/2017 è applicabile in via automatica ad ogni rapporto di lavoro subordinato nell’ambito delle aree considerate a rischio, anche in assenza degli accordi individuali.

Gli obblighi informativi di cui all’art. 23, l. n. 81/2017 devono essere resi in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro.

Si segnala inoltre che le autorità competenti, ai sensi dell’art. 1 del D.P.C.M., possono disporre:

– la sospensione delle attivita’ lavorative per le imprese, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilita’, ivi compresa l’attivita’ veterinaria, nonche’ di quelle che possono essere svolte in modalita’ domiciliare ovvero in modalita’ a distanza. Il Prefetto, d’intesa con le autorita’ competenti, puo’ individuare specifiche misure finalizzate a garantire le attivita’ necessarie per l’allevamento degli animali e la produzione di beni alimentari e le attivita’ non differibili in quanto connesse al ciclobiologico di piante e animali;

– la sospensione dello svolgimento delle attivita’ lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, anche di fatto, nel comune o nell’area interessata, anche ove le stesse si svolgano fuori da lComune o dall’area indicata.

Il Ministro del lavoro ha inoltre annunciato misure in tema di Cassa Integrazione Guadagni.

Le disposizioni di cui al decreto sono efficaci per 14 giorni a partire dal 23 febbraio 2020, salva diversa successiva disposizione.

Considerata la particolare delicatezza e l’urgenza del tema si ricorda che la Circolare del Ministero della Salute del 3 febbraio 2020 contiene utili indicazioni operative per la prevenzione del contagio da Coronavirus Covid-19.

Importanti sono le implicazioni anche sul versante della prevenzione e della gestione del rischio in ambito lavorativo.

La Circolare contiene indicazioni per gli operatori dei servizi/esercizi a contatto con il pubblico e afferma che, ai sensi della normativa vigente (d. lgs. 81/2008), la responsabilità di tutelarli dal rischio biologico è in capo al datore di lavoro, con la collaborazione del medico competente.

Inoltre, come si evince dalla circolare del 31 gennaio 2020 relativa all’identificazione dei casi e dei contatti a rischio, questi ultimi sono solo coloro che hanno avuto contatti ravvicinati e protratti con gli ammalati.

Pertanto, ad esclusione degli operatori sanitari, è necessario adottare le comuni misure preventive della diffusione delle malattie trasmesse per via respiratoria, e in particolare:

– lavarsi frequentemente le mani;

– porre attenzione all’igiene delle superfici;

– evitare i contatti stretti e protratti con persone con sintomi simil influenzali;

– adottare ogni ulteriore misura di prevenzione dettata dal datore di lavoro.

La situazione è in costante aggiornamento e il nostro studio è al lavoro per seguirne gli sviluppi dal punto di vista giuslavoristico.

Il testo della circolare e dei decreti

  • DPCM 23 febbraio 2020
  • D.L.6-2020
  • Circolare 27.1.20
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/02/laboratory-2815641_1920.jpg 1280 1920 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2020-02-24 10:34:292020-02-24 14:04:15Coronavirus-Covid19: l'impatto sui rapporti di lavoro
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La donna e il lavoro

24 Febbraio 2020da admin

Il prossimo 4 marzo, presso il Palazzo Ducale di Lucca, terrò una relazione nell’ambito del convegno “La donna e il lavoro”.

In particolare, mi occuperò di delineare le tutele approntate dall’ordinamento alle lavoratrici madri, illustrando il regime sanzionatorio previsto in caso di discriminazioni di genere.

Sarà l’occasione anche per analizzare e discutere insieme di alcune scene dei film “I compagni”, “Norma Rae” e “We want sex”.

Insieme a me interverranno il Prof. Giulio Marlia, Docente di storia del cinema e linguaggio filmico e l’Avv. Katiuscia Maggini, Consigliera di parità supplente della provincia di Lucca.

 

La locandina

  • Convegno 4.3.2020
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/02/pexels-photo-755028.jpeg 333 500 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2020-02-24 07:47:532020-02-24 16:30:06La donna e il lavoro
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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