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Archivio per categoria: Normativa

La direttiva sul lavoro nelle piattaforme digitali pubblicata in Gazzetta Ufficiale

27 Novembre 2024da Admin2

Direttiva 23 ottobre 2024, n. 2831.

All’esito di un lungo iter di approvazione, lo scorso 11 novembre è stata infine pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2024/2831, relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali, già approvata il 23 ottobre scorso.

Come già ricordato recentemente, il contenuto più importante del testo normativo è rappresentato dalla presunzione di subordinazione del rapporto che lega i prestatori di lavoro alle piattaforme «ogni volta che si riscontrano fatti che indicano un potere di controllo o direzione», con onere della prova contraria a carico del datore. Importanti previsioni sono anche disposte in materia di gestione algoritmica dei rapporti di lavoro, con la previsione di obblighi informativi sull’utilizzo dei sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati (su cui l’ordinamento italiano si era già attivato con il d.lgs. 104/2022) e, in modo ancora più innovativo, in materia di sorveglianza umana sui sistemi automatizzati e sul diritto a garantire il riesame umano delle decisioni assunte da questi. Da non sottovalutare nemmeno le previsioni in materia di trasparenza, con l’obbligo per le piattaforme di mettere a disposizione degli Stati membri e dei rappresentanti dei lavoratori una cospicua serie di informazioni.

La direttiva entra in vigore il prossimo 1° dicembre e dovrà essere trasposta dagli Stati membri entro il 2 dicembre 2026.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/02/240_F_330221449_1EENlyPERdtTG81uWm5wNjsNQ5Nj1YNs.jpg 427 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-11-27 14:08:382024-11-27 14:10:48La direttiva sul lavoro nelle piattaforme digitali pubblicata in Gazzetta Ufficiale
Normativa in Normativa

La conversione del d.l. «salva infrazioni»: novità sul contratto a termine e ulteriori interventi normativi

27 Novembre 2024da Admin2

Legge 14 novembre 2024, n. 166, di conversione del d.l. 16 settembre 2024, n. 131.

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 16 novembre la legge di conversione del d.l. «salva-infrazioni» che, nel risolvere situazioni di contrasto fra l’ordinamento italiano e quello europeo, è intervenuto, in particolare, sul tema delle conseguenze risarcitorie dell’illegittimità dei contratti a termine nell’ambito del lavoro privato. La conversione in legge ha lasciato immutati, se non per piccole correzioni formali, gli art. 11 e 12 del decreto che intervengono su questa materia rimuovendo i limiti preesistenti al risarcimento del danno (da un minimo di 2,5 ad un massimo di 12 mensilità) liquidabile dal Giudice. Per effetto della riforma oggi il lavoratore può ottenere un risarcimento pià elevato se allega e prova il maggior danno.

La riforma riscrive altresì l’art. 36 d.lgs. n. 165/2001 prevedendo specifiche conseguenze risarcitorie (da un minimo di 4 ad un massimo di 24 mensilità) in caso di illegittimità del contratto a termine nel lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione.

In sede di conversione è stato introdotto l’art. 16-ter del decreto, che abroga la disposizione (co. 35 dell’art. 8 della l. n. 67/1988) secondo cui gli importi corrisposti dagli utilizzatori della prestazione in caso di distacco, a fronte dei quali è versato solo il rimborso del relativo costo, non erano imponibili ai fini dell’IVA. Il nuovo regime (con l’imponibilità IVA di detti importi) si applica ai distacchi stipulati o rinnovati a partire dal 1° gennaio 2025.

Merita una rapida menzione anche l’art. 9 del decreto, che interviene su una recente procedura di infrazione stabilendo sanzioni per i datori di lavoro che mettono a disposizione dei lavoratori stagionali stranieri alloggi inidonei, prevedono un canone eccessivo per l’utilizzo degli alloggi, o ancora trattengono l’importo del canone direttamente dalla retribuzione del lavoratore stagionale.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/10/240_F_305672501_ptOijUPhl0EyrGM2cmFnNK44nz1HompT.jpg 427 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-11-27 12:34:272024-11-27 12:34:27La conversione del d.l. «salva infrazioni»: novità sul contratto a termine e ulteriori interventi normativi
Normativa in Normativa

La direttiva sul lavoro delle piattaforme digitali

4 Novembre 2024da Admin2

Nella sessione del 14 ottobre 2024, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato definitivamente la Direttiva relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro mediante piattaforme digitali, dopo l’approvazione da parte del Parlamento avvenuta lo scorso aprile. La direttiva, il cui testo è disponibile qui, dopo gli ulteriori passaggi istituzionali, sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione.

La disposizione cardine del testo normativo è l’art. 5, che obbliga gli Stati membri ad introdurre una presunzione legale di subordinazione del rapporto con le piattaforme ogni volta che «si riscontrano fatti che indicano un potere di controllo o direzione»: in questo caso, spetta alla piattaforma dimostrare che il rapporto non è un rapporto di lavoro subordinato. La gestione algoritmica del rapporto di lavoro, invece, è regolata per quanto riguarda il divieto di trattamento di alcune categorie di dati personali e l’obbligo di fornire informazioni ai lavoratori e ai loro rappresentanti. Di particolare interesse sono le previsioni che impongono la sorveglianza umana dei sistemi automatizzati e il dovere di garantire che le decisioni assunte da questi possano essere riesaminate da un umano.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/07/icona-tecnologia-globale-e-rete-sulla-tastiera-del-computer_117856-530.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-11-04 17:08:332024-11-04 17:14:05La direttiva sul lavoro delle piattaforme digitali
Normativa in Normativa

Correttivo Codice della crisi: novità per i rapporti di lavoro

14 Ottobre 2024da Admin2

D.lgs. 13 settembre 2024, n. 136, art. 32, co. 2 e 3.

Lo scorso 28 settembre è entrato in vigore il d.lgs. 13 settembre 2024, n. 136, recante il terzo «correttivo» al Codice della crisi e dell’insolvenza. La novella è intervenuta anche sui profili legati alla sorte dei rapporti di lavoro nella liquidazione giudiziale dell’impresa in crisi, sostituendo il testo dell’art. 189 del Codice e aggiungendo un comma all’art. 190.

La novità più vistosa sta nell’eliminazione, al primo comma dell’art. 189, dell’inciso secondo cui «l’apertura della liquidazione giudiziale nei confronti del datore di lavoro non costituisce motivo di licenziamento»: si trattava di una chiarificazione importante la cui eliminazione, tuttavia, non fa venire meno l’operatività dell’istituto della sospensione dei rapporti di lavoro al momento dell’apertura della liquidazione, finché il curatore non comunica il subentro nei rapporti o il recesso. Nient’altro che un restyling lessicale, invece, rappresenta la sostituzione dell’espressione «risoluzione di diritto» con quella della «cessazione dei rapporti» allo scadere dei quattro mesi di sospensione, nel caso di inerzia del curatore: rimane comunque l’anomalia della previsione della cessazione del rapporto di lavoro in mancanza di un provvedimento datoriale volto a tale scopo.

Altre innovazioni significative stanno nell’eliminazione degli obblighi di comunicazione all’Ispettorato del lavoro e del potere di quest’ultimo di chiedere la proroga della sospensione dei rapporti. La riforma precisa che ai licenziamenti collettivi avviati dall’impresa in liquidazione non si applica la procedura c.d. anti-delocalizzazioni e che i termini per richiedere la NASpI decorrono dalla comunicazione della cessazione da parte del curatore o dalle dimissioni del lavoratore.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2024/07/I-RAPPORTI-DI-LAVORO-NELLA-CRISI-DI-IMPRESA.jpg 1024 1024 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-10-14 10:49:142024-10-14 10:49:14Correttivo Codice della crisi: novità per i rapporti di lavoro
Normativa in Normativa

Le istruzioni dell’INPS sulle domande per l’incentivo al lavoro dei giovani con disabilità

11 Settembre 2024da Admin2

INPS, Messaggio 29 agosto 2024, n. 2906

L’art. 28, co. 1, del d.l. n. 48/2023 ha istituito un Fondo per l’erogazione di un contributo economico in favore degli Enti del Terzo settore per ogni assunzione a tempo indeterminato di persone con disabilità di età inferiore ai 35 anni, effettuata nel periodo tra il 1° agosto 2020 e il 31 dicembre 2023. Quest’ultimo termine è stato poi prorogato (con l’art. 18, co. 4-quater, del d.l. n. 215/2023) fino al 30 settembre 2024. Con il decreto interministeriale 27 giugno 2024 sono state emanate le disposizioni per l’erogazione del contributo, mentre è ancora in via di stipulazione la convenzione con l’INPS che consentirà la gestione del Fondo e l’effettiva erogazione delle somme.

Con il Messaggio in oggetto, l’INPS fornisce nel dettaglio le informazioni necessarie per la presentazione delle domande, che dovranno essere inoltrate esclusivamente a cura dei datori di lavoro sull’applicativo reso disponibile sul sito dell’Istituto. Si ricorda che il contributo economico equivale a dodicimila euro una tantum per l’assunzione, più mille euro al mese dalla data di assunzione fino al 30 settembre 2024 o alla data anteriore in cui il rapporto sia cessato.

 

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Normativa in Normativa

I rapporti di lavoro nella crisi di impresa secondo il nuovo correttivo al Codice

1 Agosto 2024da Admin2

È attualmente all’esame delle Commissioni Bilancio, per il relativo parere obbligatorio, lo schema di decreto legislativo contenente un nuovo «correttivo» al Codice della crisi e dell’insolvenza, approvato dal Consiglio dei ministri a giugno.

Per quanto riguarda i profili lavoristici, lo schema si segnala per la riscrittura dell’art. 189 del Codice, che regola la sorte dei rapporti di lavoro nell’impresa in liquidazione giudiziale con l’intento, secondo la Relazione illustrativa allegata, di far sì che la disciplina «oltre a perseguire la tutela dei diritti dei lavoratori dipendenti, tenga in debito conto le peculiarità della liquidazione giudiziale», evitando che la tutela dei lavoratori «vada a discapito della miglior soddisfazione dei creditori».

Fra le novità introdotte dalla riscrittura dell’art. 189 si segnalano soprattutto la soppressione della dichiarazione iniziale di principio secondo cui «l’apertura della liquidazione giudiziale non costituisce motivo di licenziamento»; l’eliminazione della comunicazione all’Ispettorato e della possibilità per lo stesso di chiedere la sospensione del termine; l’introduzione della previsione secondo cui in caso di cessazione del rapporto di lavoro ai sensi dell’art. 189 il lavoratore non deve restituire le somme eventualmente ricevute a titolo assistenziale o previdenziale.

Lo schema interviene inoltre sull’art. 190, precisando che i termini per la domanda della NASpI decorrono dalla comunicazione della cessazione del rapporto da parte del curatore o dalle dimissioni; l’art. 191 viene riformulato al fine di garantire l’uniformità terminologica con il resto del Codice.

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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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