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Archivio per categoria: Normativa

Le istruzioni dell’INPS sulle domande per l’incentivo al lavoro dei giovani con disabilità

11 Settembre 2024da Admin2

INPS, Messaggio 29 agosto 2024, n. 2906

L’art. 28, co. 1, del d.l. n. 48/2023 ha istituito un Fondo per l’erogazione di un contributo economico in favore degli Enti del Terzo settore per ogni assunzione a tempo indeterminato di persone con disabilità di età inferiore ai 35 anni, effettuata nel periodo tra il 1° agosto 2020 e il 31 dicembre 2023. Quest’ultimo termine è stato poi prorogato (con l’art. 18, co. 4-quater, del d.l. n. 215/2023) fino al 30 settembre 2024. Con il decreto interministeriale 27 giugno 2024 sono state emanate le disposizioni per l’erogazione del contributo, mentre è ancora in via di stipulazione la convenzione con l’INPS che consentirà la gestione del Fondo e l’effettiva erogazione delle somme.

Con il Messaggio in oggetto, l’INPS fornisce nel dettaglio le informazioni necessarie per la presentazione delle domande, che dovranno essere inoltrate esclusivamente a cura dei datori di lavoro sull’applicativo reso disponibile sul sito dell’Istituto. Si ricorda che il contributo economico equivale a dodicimila euro una tantum per l’assunzione, più mille euro al mese dalla data di assunzione fino al 30 settembre 2024 o alla data anteriore in cui il rapporto sia cessato.

 

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2024/09/ai-generated-9009376_640-2-e1726066154453.jpg 404 378 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-09-11 16:58:242024-09-11 16:58:24Le istruzioni dell’INPS sulle domande per l’incentivo al lavoro dei giovani con disabilità
Normativa in Normativa

I rapporti di lavoro nella crisi di impresa secondo il nuovo correttivo al Codice

1 Agosto 2024da Admin2

È attualmente all’esame delle Commissioni Bilancio, per il relativo parere obbligatorio, lo schema di decreto legislativo contenente un nuovo «correttivo» al Codice della crisi e dell’insolvenza, approvato dal Consiglio dei ministri a giugno.

Per quanto riguarda i profili lavoristici, lo schema si segnala per la riscrittura dell’art. 189 del Codice, che regola la sorte dei rapporti di lavoro nell’impresa in liquidazione giudiziale con l’intento, secondo la Relazione illustrativa allegata, di far sì che la disciplina «oltre a perseguire la tutela dei diritti dei lavoratori dipendenti, tenga in debito conto le peculiarità della liquidazione giudiziale», evitando che la tutela dei lavoratori «vada a discapito della miglior soddisfazione dei creditori».

Fra le novità introdotte dalla riscrittura dell’art. 189 si segnalano soprattutto la soppressione della dichiarazione iniziale di principio secondo cui «l’apertura della liquidazione giudiziale non costituisce motivo di licenziamento»; l’eliminazione della comunicazione all’Ispettorato e della possibilità per lo stesso di chiedere la sospensione del termine; l’introduzione della previsione secondo cui in caso di cessazione del rapporto di lavoro ai sensi dell’art. 189 il lavoratore non deve restituire le somme eventualmente ricevute a titolo assistenziale o previdenziale.

Lo schema interviene inoltre sull’art. 190, precisando che i termini per la domanda della NASpI decorrono dalla comunicazione della cessazione del rapporto da parte del curatore o dalle dimissioni; l’art. 191 viene riformulato al fine di garantire l’uniformità terminologica con il resto del Codice.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2024/07/I-RAPPORTI-DI-LAVORO-NELLA-CRISI-DI-IMPRESA.jpg 1024 1024 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-08-01 10:01:002024-08-01 10:01:00I rapporti di lavoro nella crisi di impresa secondo il nuovo correttivo al Codice
Normativa in Normativa

L’AI Act pubblicato in Gazzetta Ufficiale UE

1 Agosto 2024da Admin2

Dopo il voto favorevole del Parlamento Europeo lo scorso 13 marzo e l’approvazione definitiva del Consiglio lo scorso 21 maggio, il 12 luglio è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il Regolamento (EU) 2024/1689, c.d. Artificial Intelligence Act, primo atto normativo al mondo che fissa regole generali e uniformi per l’impiego dei sistemi di intelligenza artificiale, adottando un approccio basato sulla gestione del rischio che suddivide i sistemi in quattro categorie di rischio, dal rischio minimo al rischio limitato, fino all’alto rischio e al rischio inaccettabile, soggetti a vincoli normativi di intensità crescente.

Da qui inizia il lungo processo di entrata a regime del testo normativo, destinato a concludersi solo ad agosto 2027: come primo passo, a partire da gennaio 2025 troverà applicazione il divieto totale di utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale caratterizzati a rischio inaccettabile, fra cui sono ricompresi quelli finalizzati al riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro e nella scuola. Merita segnalare che, nell’architettura del Regolamento, i sistemi di AI destinati ad essere impiegati nel settore dell’occupazione, fra cui quelli impiegati in fase di assunzione o selezione e quelli usati per adottare decisioni riguardati le condizioni di lavoro, la promozione e la cessazione dei rapporti, o ancora l’assegnazione di compiti e per la valutazione e il monitoraggio delle prestazioni, sono considerati ad alto rischio in quanto è possibile che contribuiscano ad esiti discriminatori. A questo proposito l’art. 26, par. 6, del Regolamento impone ai datori di lavoro, prima di mettere in servizio un sistema di AI ad alto rischio sul luogo di lavoro, di informare i lavoratori interessati e i loro rappresentanti.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2024/07/ai-7111802_640.jpg 350 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-08-01 09:59:262024-08-01 09:59:26L’AI Act pubblicato in Gazzetta Ufficiale UE
Normativa in Normativa

Le novità lavoristiche nella conversione del d.l. «Coesione»

15 Luglio 2024da Admin2

È stata pubblicata in G.U. la l. 4 luglio 2024, n. 95, di conversione con modificazioni del d.l. 7 maggio 2024, n. 60, c.d. «Coesione».

In sede di conversione, oltre alle misure a tema in senso lato lavoristico già presenti nel decreto-legge, sono stati introdotti ulteriori provvedimenti relativi ai seguenti temi:

  • Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (art. 17-bis): viene eliminata la condizionalità della percezione dell’indennità alla frequenza di corsi di aggiornamento professionale e si prevede che la percezione dell’indennità debba essere «accompagnata» da tali corsi, così che l’erogazione possa avere inizio anche prima dell’avvio delle iniziative di formazione. Si prevede che all’atto della domanda il beneficiario autorizzi l’INPS a trasmettere alle Regioni e alle province autonome i propri dati di contatto nell’ambito del SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) e del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, anche ai fini della sottoscrizione del patto di attivazione digitale.
  • Bonus per le assunzioni di donne (art. 23): si precisa a quali categorie è rivolto. In particolare, l’esonero contributivo è previsto per l’assunzione di donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti; a donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, se residenti nella ZES unica per il mezzogiorno (a sua volta istituita dal d.l. n. 124/2023); alle donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, ovunque residenti, operanti nelle professioni e nei settori con un tasso di disparità di occupazione fra uomini e donne di almeno il 25%, individuati annualmente con decreto del Ministero del lavoro di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze.
  • Disposizioni urgenti per i lavoratori portuali (art. 24-bis): viene prorogato a 90 mesi il periodo massimo per il quale può essere istituita, nei porti «in crisi» di cui all’art. 4 del d.l. n. 243/2016, l’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale. Vengono inoltre finanziati gli oneri relativi alle giornate di mancato avviamento al lavoro per i lavoratori confluiti nelle Agenzie per gli anni 2022, 2023 e 2024.
  • Convenzioni tra MPLS e Regioni per l’utilizzo dei lavoratori socialmente utili: sono prorogate al 31 dicembre 2024.
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2024/07/interview-1371360_640.jpg 452 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-07-15 17:07:402024-07-15 17:07:40Le novità lavoristiche nella conversione del d.l. «Coesione»
Normativa in Normativa

Sulla domanda NASpI del lavoratore dello spettacolo che ha percepito l’IDIS

22 Maggio 2024da Admin2

INPS, messaggio 7 maggio 2024, n. 1733

Il d.lgs. 175/2023 ha introdotto l’Indennità di Discontinuità Lavoratori dello Spettacolo (IDIS), erogata in una sola soluzione ai lavoratori iscritti al relativo Fondo pensione in ragione delle giornate di contribuzione accreditate nell’anno precedente. Con il messaggio in oggetto, l’INPS chiarisce le modalità di gestione delle domande per la NASpI presentate dai lavoratori che hanno usufruito dell’IDIS, dal momento che le giornate di contribuzione fatte valere ai fini di quest’ultima prestazione non potranno valere anche per la NASpI.

Per questa ragione, l’Istituto precisa le modalità attraverso le quali effettuare lo scomputo delle giornate di lavoro già utilizzate, con la precisazione che dallo scomputo dovranno essere escluse quelle con contratti di lavoro autonomo, che possono valere solo per l’IDIS e non anche per la NASpI.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2015/05/inps_logo_3.jpg 330 518 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-05-22 08:19:342024-05-22 08:22:12Sulla domanda NASpI del lavoratore dello spettacolo che ha percepito l’IDIS
Normativa in Normativa

Gli accomodamenti ragionevoli nel nuovo d.lgs. 62/2024 sulla disabilità

22 Maggio 2024da Admin2

D.lgs. 3 maggio 2024, n. 62

Il recente d.lgs. 3 maggio 2024, n. 62, attuazione della legge 21 dicembre 2021, n. 221 in tema di disabilità, oltre ad innovazioni importanti in tema di definizione della «condizione di disabilità», di unificazione procedurale sotto la competenza dell’INPS dei procedimenti volti all’accertamento di tali condizioni, di introduzione del «progetto di vita» volto all’inclusione e partecipazione sociale della persona con disabilità, contiene anche previsioni di immediato e specifico interesse lavoristico.

In particolare, l’art. 17, introducendo un nuovo art. 5-bis alla legge 104 del 1992, prevede una disciplina legale degli «accomodamenti ragionevoli» da tempo noti alla giurisprudenza. L’accomodamento ragionevole è ora definito come l’insieme di misure e adattamenti che possono essere richiesti alle amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio e ai privati – anche nella loro veste di datori di lavoro – per garantire i diritti della persona con disabilità quando a ciò non sia sufficiente il rispetto delle previsioni di legge.

Secondo le nuove previsioni, l’interessato ha facoltà di presentare istanza scritta al soggetto obbligato – ad esempio, il datore di lavoro – per l’adozione di un accomodamento ragionevole, anche formulando una proposta la cui possibilità di accoglimento dovrà essere verificata previamente all’adozione di una decisione. L’istante ha diritto di essere coinvolto nel procedimento e nelle valutazioni per l’adozione degli accomodamenti, che devono essere individuati secondo un criterio di ragionevolezza, non potendosi imporre un onere sproporzionato rispetto alla sostenibilità organizzativa ed economica dell’impegno richiesto, in un’ottica di proporzionalità.

La recente riforma prevede che al rifiuto ingiustificato di adottare gli accomodamenti ragionevoli è possibile reagire con ricorso all’autorità giudiziaria (legge n. 67 del 2006) e, adesso, anche con richiesta alla recentemente istituita Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, volta alla verifica della discriminatorietà del rifiuto.

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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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