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Archivio per categoria: Normativa

Il decreto-legge PNRR: disposizioni lavoristiche

13 Marzo 2024da Admin2

Il decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, dedicato a disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR, contiene plurimi interventi di interesse lavoristico.

Ecco, in sintesi, quelli più importanti.

La novità principale in tema di sicurezza sul lavoro è l’introduzione della c.d. «patente a punti» per le imprese e i lavoratori autonomi edili. Sono previste innovazioni in tema di tutela del lavoro negli appalti: in particolare, l’introduzione dell’obbligo, per gli appaltatori, di applicare i contratti collettivi maggiormente applicati nel settore, il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso l’attività oggetto dell’appalto; l’introduzione della verifica di congruità del costo della manodopera prima del saldo finale per gli appalti pubblici e privati “sopra soglia”.

In tema di somministrazione, appalto e distacco irregolari, è prevista l’estensione del regime della solidarietà anche fra effettivo utilizzatore della prestazione e somministratore irregolare, oltre ad un generale inasprimento delle sanzioni amministrative, per le quali tuttavia viene previsto un tetto di 50.000 euro.

Un secondo nucleo di disposizioni è volto a favorire l’emersione dell’evasione contributiva, prevedendo la riduzione delle sanzioni civili in seguito in caso di «ravvedimento operoso». Infine, si prevede il rafforzamento delle dotazioni organiche dell’INL prorogando le facoltà assunzionali già precedentemente previste.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/02/GettyImages-182171560-scaled.jpg 1707 2560 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-03-13 10:45:192024-03-13 10:45:19Il decreto-legge PNRR: disposizioni lavoristiche
Normativa in Normativa

Conversione del d.l. «milleproroghe»: novità in tema di lavoro

13 Marzo 2024da Admin2

La l. 23 febbraio 2024, n. 18, ha convertito il d.l. 30 dicembre 2023, n. 215, c.d. «milleproroghe», introducendo alcune novità in materia di lavoro oltre a quanto originariamente previsto dal decreto-legge.

Di particolare importanza è la proroga di termini contenuta nell’art l’art. 18, co. 4-bis del d.l. convertito: in materia di contratti a tempo determinato, viene prorogato fino al 31 dicembre 2024 il termine entro cui, in assenza di causali individuate dai contratti collettivi, è possibile apporre al contratto un termine di durata superiore ai 12 mesi se il datore e il lavoratore individuino esigenze giustificative di natura tecnica, organizzativa o produttiva.

Inoltre, viene modificata la disciplina transitoria del d.l. 48/2023 in tema di incentivi all’assunzione da parte di Enti del Terzo settore di soggetti con disabilità e di età inferiore a 35 anni, con retrodatazione del termine iniziale per le assunzioni e proroga di quello finale, fino al 30 settembre 2024.

Sono inoltre previste proroghe di termini, fino al 31 dicembre 2024, in materia di lavoro sportivo dilettantistico.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2018/06/jobs-3.jpg 384 575 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-03-13 10:44:482024-03-13 10:44:48Conversione del d.l. «milleproroghe»: novità in tema di lavoro
Normativa in Normativa

La legge di delegazione europea per il 2024

13 Marzo 2024da Admin2

La l. 21 febbraio 2024, n. 15 contiene le deleghe al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione emanati del biennio trascorso. In materia di lavoro rilevano due previsioni.

La prima è la delega per il recepimento della Direttiva (UE) 2022/431, in materia di protezione contro i rischi da esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (modifica alla Dire. 2004/37/CE).

La seconda è la delega per il recepimento della direttiva (UE) 2023/970, in tema di rafforzamento del principio della parità retributiva di genere per uno stesso lavoro. Fra i principi e criteri direttivi previsti per l’esercizio di questa delega si segnalano: il riferimento al coinvolgimento delle parti sociali negli strumenti da introdurre per la valutazione e il raffronto del valore del lavoro; la previsione dell’estensione della platea dei destinatari degli obblighi concernenti l’accessibilità e le comunicazioni di informazioni sul divario retributivo.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/10/bandiere-dell-ue-di-fronte-alla-commissione-europea_163782-5238.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22024-03-13 10:44:272024-03-13 10:44:27La legge di delegazione europea per il 2024
Normativa in Normativa

Diritti sindacali del lavoratore in somministrazione: quale contratto collettivo? La risposta del Ministero

30 Ottobre 2023da Admin2

L’UGL Agroalimentare ha presentato al Ministero del Lavoro istanza di interpello per sapere se in relazione all’esercizio dei diritti sindacali da parte dei lavoratori in somministrazione trovi applicazione il contratto collettivo nazionale di lavoro dell’agenzia di somministrazione o quello dell’utilizzatore.

Nel rispondere, con l’interpello 1/2023 del 15 settembre 2023, il Ministero svolge innanzitutto una sintetica ricostruzione dei principi in materia, ricordando la natura trilaterale del rapporto fra agenzia di somministrazione, utilizzatore della prestazione e lavoratore somministrato. In questo contesto, il contratto collettivo applicabile in linea generale è quello dell’agenzia. Tuttavia l’art. 35, co. 1, del d.lgs. 81/2015 prevede la parità di condizioni di lavoro e occupazione dei lavoratori somministrati rispetto ai dipendenti dell’utilizzatore e il successivo art. 36 specifica che, in ordine ai diritti sindacali, il lavoratore somministrato ha diritto ad «esercitare presso l’utilizzatore, per tutta la durata della missione, i diritti di libertà e di attività sindacale, nonché a partecipare alle assemblee del personale dipendente delle imprese utilizzatrici».

Secondo il Ministero ciò comporta che, durante la missione, al lavoratore devono essere garantiti tutti i diritti sindacali riconosciuti dal CCNL applicato dall’impresa utilizzatrice.

Qui il testo dell’interpello: interpello-1-2023-ugl-agroalimentari.pdf (lavoro.gov.it)

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/02/rule-word-written-wooden-cubes_23-2148101453-1.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22023-10-30 11:11:532023-10-30 11:11:53Diritti sindacali del lavoratore in somministrazione: quale contratto collettivo? La risposta del Ministero
Normativa in Normativa

Il «decreto asset» raddoppia i termini del divieto di delocalizzare per le imprese che beneficiano di aiuti di Stato

30 Ottobre 2023da Admin2

L’art. 8 del decreto-legge del 10/8/2023, n. 103, convertito in legge con la legge 9/10/2023, n. 136, rafforza il regime sanzionatorio per le imprese che, dopo aver ricevuto aiuti di Stato subordinati all’effettuazione di investimenti produttivi, delocalizzino l’attività interessata dall’aiuto di Stato al di fuori dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo. In particolare, il periodo nel quale la delocalizzazione è sanzionata con la decadenza dall’aiuto di Stato ricevuto, prevista dall’art. 5, co. 1, del decreto-legge 87 del 2018 viene raddoppiato, da cinque a dieci anni, qualora l’impresa beneficiaria sia qualificabile come «grande impresa» ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE.

Ciò indica che l’incremento del periodo nel quale la delocalizzazione è sanzionata riguarda le imprese con più di 250 dipendenti o il cui fatturato annuo supera i 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuo supera i 43 milioni di euro.

Qui l’art. 5 del d.lgs. 87/2018, come modificato dal «decreto asset»: DECRETO-LEGGE 12 luglio 2018, n. 87 – Normattiva.

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Normativa in Normativa

La circolare del Ministero del Lavoro sulla riforma del contratto a tempo determinato

13 Ottobre 2023da Admin2

Con la circolare dello scorso 9 ottobre il Ministero del Lavoro fornisce utili chiarimenti sulla disciplina del contratto a tempo determinato risultante dalla riforma del d.l. 48/2023 (c.d. decreto Lavoro).

Viene ribadita la durata massima di 24 mesi e si analizzano le nuove causali: dopo la soppressione di quelle previste nel 2018, il nuovo art. 19 del d.lgs. 81/2015 attribuisce ai contratti collettivi di cui all’art. 51 d.lgs. n. 81/2015, il compito di individuare i casi di ricorso al contratto a tempo determinato. Fino al 30/04/2024 rimane la possibilità per le parti individuali di individuare esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva. È confermata la causale delle esigenze di natura sostitutiva.

Per quanto riguarda proroghe e rinnovi, il Ministero conferma che adesso entrambi possono intervenire liberamente nell’arco dei primi 12 mesi. Il Ministero ricorda che, in sede di conversione, è stata prevista la possibilità di stipulare liberamente un nuovo contratto fino a 12 mesi con lavoratori con i quali vi è stato un rapporto di lavoro a tempo determinato stipulato prima del 05/05/2023, che non viene computato ai fini del raggiungimento dei 12 mesi dopo i quali è necessario ricorrere alle causali. Significativamente, il Ministero specifica che l’espressione «contratti stipulati» a decorrere dal 5/05/2023 deve essere intesa nel senso che essa ricomprende sia le proroghe che i rinnovi, coerentemente con l’uniformazione del loro regime normativo.

Infine, la circolare analizza l’ampliamento del ricorso alla somministrazione di lavoro a tempo a indeterminato per particolari categorie di soggetti.

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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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