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Le Linee Guida sulle modalità organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel trasporto pubblico

2 Settembre 2021da Admin2

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 209 del 1° settembre 2021 l’Ordinanza 30 agosto 2021 del Ministero della Salute con l’adozione delle «Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel trasporto pubblico».

Il documento aggiorna e sostituisce, ai sensi dell’art. 10-bis del d.l. n. 52/2021, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 87/2021, le «Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 in materia di trasporto pubblico», di cui all’allegato 15 del DPCM 2 marzo 2021, nonché il relativo allegato tecnico.

Di seguito gli ambiti interessati dal provvedimento:

• settore trasporto aereo

• settore marittimo e portuale

• settore del trasporto funiviario (funivie e seggiovie)

• settore ferroviario di interesse nazionale e a libero mercato

• servizi di trasporto commerciali e non di linea

L'ordinanza

  • Ord. Min. Salute 31 agosto 2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/03/mani-dell-esecutivo-maschio-che-mostrano-contratto-al-partner-femminile-alla-riunione_1262-12338.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-09-02 21:52:272021-09-02 21:52:27Le Linee Guida sulle modalità organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel trasporto pubblico
Normativa in Normativa

Misure urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale

26 Agosto 2021da Admin2

Ecco il testo del decreto legge n. 118 del 24 agosto 2021 recante misure urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale nonché ulteriori misure urgenti in materia di giustizia (pubblicato in GU n. 202 del 24 agosto 2021.

A fronte dell’aumento delle imprese in difficoltà o insolventi e della necessità di fornire nuovi ed efficaci strumenti per prevenire e affrontare situazioni di crisi, il decreto ha previsto quattro ordini di intervento:

• L’introduzione dell’istituto della “composizione negoziata della crisi”, che rappresenta un nuovo strumento di ausilio alle imprese in difficoltà finalizzato al loro risanamento.

Si tratta di un percorso di composizione esclusivamente volontario e caratterizzato da assoluta riservatezza, al quale si accede tramite una piattaforma telematica. All’imprenditore si affianca un esperto, terzo e indipendente e munito di specifiche competenze, al quale è affidato il compito di agevolare le trattative con i creditori necessarie per il risanamento dell’impresa.

Se nel corso della composizione negoziata sono assunte rilevanti determinazioni che incidono sui rapporti di lavoro di una pluralità di lavoratori, anche solo per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro o le modalità di svolgimento delle prestazioni, il datore di lavoro che occupa complessivamente più di quindici dipendenti, prima dell’adozione delle misure, deve informare con comunicazione scritta, trasmessa anche tramite posta elettronica certificata, i soggetti sindacali di cui all’art. 47, comma 1, l. n. 428/1990. Questi ultimi, entro tre giorni dalla ricezione dell’informativa, possono chiedere all’imprenditore un incontro. La conseguente consultazione deve avere inizio entro cinque giorni dal ricevimento dell’istanza e, salvo diverso accordo tra i partecipanti, si intende esaurita decorsi dieci giorni dal suo inizio. La consultazione si svolge con la partecipazione dell’esperto e con vincolo di riservatezza rispetto alle informazioni qualificate come tali dal datore di lavoro o dai suoi rappresentanti nel legittimo interesse dell’impresa.

• Il rinvio al 16 maggio 2022 dell’entrata in vigore del codice della crisi d’impresa, per adeguarne gli istituti alla direttiva 2019/1023.

• La modifica della legge fallimentare, con l’anticipazione di alcuni strumenti di composizione negoziale già previsti dal codice della crisi.

• Il rinvio al 31 dicembre 2023 del Titolo II sulle misure di allerta, per sperimentare l’efficacia della composizione negoziata e rivedere i meccanismi di allerta contenuti nel codice della crisi d’impresa.

Il testo del decreto legge

  • d.l. n. 118: 2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/05/low-angle-view-skyscrapers_1359-1105.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-08-26 18:22:412021-08-26 18:50:21Misure urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale
Normativa in Normativa

Corte EDU: no alla sospensione dell’obbligo vaccinale

26 Agosto 2021da Admin2

La Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo ha respinto il ricorso presentato da 672 vigili del fuoco contro la legge francese che impone loro l’obbligo di essere vaccinati contro il Covid-19.

In particolare, con il ricorso si chiedeva “di sospendere l’obbligo vaccinale”, o in alternativa “di sospendere l’impossibilità di lavorare per chi non è vaccinato” oppure “di non sospendere il pagamento del salario per i non vaccinati”.

La Corte ha rigettato la richiesta delle misure urgenti, non sussistendo i presupposti che determinano un’azione immediata.

Il Comunicato

  • Comunicato 25.8.2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/02/different-types-covid-19-vaccine-glass-vial-bottles-with-different-storage-temperature-condition-label_53876-96038.jpg 426 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-08-26 18:23:192021-08-26 18:23:19Corte EDU: no alla sospensione dell’obbligo vaccinale
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Plurime azioni avverso il medesimo atto di licenziamento

26 Agosto 2021da Admin2

Con ordinanza n. 22930 del 16 agosto 2021 la Corte di Cassazione ha dichiarato la proponibilità, a determinate condizioni, di due distinti giudizi aventi ad oggetto l’impugnazione del medesimo atto di licenziamento riguardante la stessa persona.

La Corte, in particolare, ha affermato che non sussiste litispendenza tra due giudizi aventi ad oggetto l’impugnazione per ragioni diverse del medesimo atto di licenziamento.

Tuttavia la proponibilità di una nuova iniziativa giudiziaria resta condizionata alla sussistenza di un interesse oggettivo del lavoratore al frazionamento della tutela avverso l’unico atto di recesso.

Nel caso di specie, il lavoratore ha presentato due ricorsi per vedere dichiarata l’illegittimità del suo licenziamento (nel primo ha chiesto il pagamento della somma concordata per la risoluzione consensuale, nel secondo il pagamento dell’indennità sostitutiva del preavviso e dell’indennità supplementare) senza, però, allegare alcun interesse oggettivo alla proposizione di due distinti giudizi.

L'ordinanza

  • Cass. ord. n. 22930:2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/02/240_F_66778551_WbRKwq8ySVVra0Crm9exhtJ13kWHlYG8.jpg 427 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-08-26 18:24:152021-08-26 18:24:15Plurime azioni avverso il medesimo atto di licenziamento
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Mancato rientro dopo il periodo di aspettativa per motivi di salute e licenziamento

26 Agosto 2021da Admin2

Con ordinanza n. 22819 del 12 agosto 2021, la Corte di Cassazione ha dichiarato legittimo il licenziamento disciplinare del dipendente che, avendo superato il periodo di aspettativa, non si presenta sul posto di lavoro una volta venuto meno il titolo giustificativo della sua assenza.

La decisione, in particolare, ha richiamato l’art. 41, comma 2, lettera e-ter) del d.lgs. n. 81/2008 secondo cui, in caso di assenza per motivi di salute superiore a 60 giorni consecutivi, il rientro in azienda è preceduto dalla visita medica di idoneità, che il lavoratore non può rifiutarsi di effettuare.

La Suprema Corte ha quindi affermato che è obbligo del datore effettuare la visita di controllo preventivo circa la idoneità alla mansione e, contemporaneamente, il lavoratore non può rifiutarsi di andare in azienda se il datore lo invita a recarsi sul posto di lavoro.

L'ordinanza

  • Cass. ord. n. 22819:2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2021/04/240_F_78621451_cyPcor3sdhwoBQFanALkNwC4hXhcobyG.jpg 427 640 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-08-26 18:24:462021-08-26 18:24:46Mancato rientro dopo il periodo di aspettativa per motivi di salute e licenziamento
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Corte di Giustizia Europea: distacco transnazionale e minimi retributivi

26 Agosto 2021da Admin2

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con la sentenza 15 luglio 2021, emessa nelle cause riunite C-125/2020 e C-218/2020, ha dichiarato non derogabile la disposizione che prevede l’applicazione dei minimi retributivi del Paese in cui si svolge abitualmente l’attività lavorativa, a prescindere dalla sussistenza di un distacco transnazionale.

La Corte, in particolare, ha affermato che l’articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 593/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali (Roma I), deve essere interpretato nel senso che, qualora la legge che disciplina il contratto individuale di lavoro sia stata scelta dalle parti di tale contratto e sia diversa da quella applicabile in forza dei paragrafi 2, 3 o 4 di tale articolo, si deve escludere l’applicazione di quest’ultima, ad eccezione delle «disposizioni alle quali non è permesso derogare convenzionalmente» secondo la stessa, ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 1, di detto regolamento, fra le quali possono rientrare, in linea di principio, le norme relative alla retribuzione minima.

La sentenza

  • Corte di Giustizia 15.7.2021
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2020/10/bandiere-dell-ue-di-fronte-alla-commissione-europea_163782-5238.jpg 417 626 Admin2 https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png Admin22021-08-26 18:25:232021-08-26 18:25:23Corte di Giustizia Europea: distacco transnazionale e minimi retributivi
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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