Trib. Milano, 13 giugno 2017 – Illegittimità del licenziamento del conducente per positività a un test tossicologico
Il Tribunale di Milano, con una decisione dello scorso 13 giugno, ha dichiarato illegittimo il licenziamento del conducente di autobus risultato positivo a un test tossicologico, per aver fatto uso di cannabis.
In virtù della normativa regionale di riferimento (in particolare, in Lombardia, la materia è regolata dai provvedimenti della Conferenza Unificata Stato Regioni nn. 99/2007 e 178/2008, nonché dalla circolare della Regione Lombardia del 22.1.2009), sono consentite verifiche sanitarie sui lavoratori addetti a mansioni che comportino rischi “per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi”, con conseguente rimozione dei medesimi dal proprio ruolo nel caso in cui sia accertata la tossicodipendenza, “fermo il diritto alla conservazione del posto ove il lavoratore si sottoponga a cure riabilitative, per un periodo non superiore ai tre anni”.
Tuttavia, secondo la sentenza, il risultato positivo a un solo test non consente di affermare la sussistenza di una condizione di tossicodipendenza del lavoratore, né vale a dimostrare che quest’ultimo abbia assunto droghe – ovvero ne subisca gli effetti – in orario lavorativo, o, infine, che sia definitivamente inidoneo al servizio.
Il 17 GENNAIO 2015 Convegno a Pisa sul Jobs Act
0 Commenti-da adminSabato 17 gennaio 2015, alle ore 10.30 nell’Aula Magna della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa si svolgerà il Convegno dal titolo “Il Jobs Act e la grande trasformazione del lavoro”.
Il convegno intende avviare e sviluppare un dibattito scientifico e professionale sui temi attuali posti dalla riforma del mercato del lavoro e in particolare sui decreti legislativi di imminente approvazione in attuazione della legge delega 10 dicembre 2014 n. 183 (Jobs Act).
Si tratta di temi complessi e delicati che presuppongono un approccio critico al fine di comprendere e mettere a fuoco i nodi strutturali delle riforme in corso di attuazione.
A margine del convegno sarà presentato il Corso di Alta Formazione in Diritto del Lavoro promosso ed organizzato dalla Scuola Superiore S. Anna di Pisa che inizierà il 13 febbraio 2015.
Locandina_Convegno_Jobs_Act-2
Deroga ai limiti percentuali per i contratti a termine
0 Commenti-da adminL’interpello del Ministero del lavoro n. 30 del 2 dicembre 2014 si occupa della derogabilità ai limiti di carattere quantitativo alla stipula di contratti a termine da parte degli accordi di prossimità ex art. 8 d.l. n. 138/2011 (l. n. 148/2011).
Interpello Min. Lav. 2.12.2014
Geolocalizzazione e rapporto di lavoro
0 Commenti-da adminGarante per la protezione dei dati personali – Newsletter n. 395 del 3 novembre 2014
Il Garante interviene su questione di particolare attualità: i dati di localizzazione geografica, rilevati da una app attiva sugli smartphone in dotazione ai dipendenti di una società Continua a leggere
Al via il Master in gestione della crisi di impresa
0 Commenti-da adminIl master si propone di offrire una trattazione interdisciplinare e progredita del diritto concorsuale, in una prospettiva tesa a coniugare l’apporto delle scienze aziendalistiche con l’analisi giuridica degli istituti più rilevanti e degli orientamenti giurisprudenziali più recenti. La disciplina concorsuale verrà affrontata con metodologie volte a conciliare l’approfondimento scientifico dei singoli istituti con lo studio delle prassi dei tribunali fallimentari e dell’esperienza di professionisti.
L’offerta formativa del master è rivolta a tutti coloro che intendano intraprendere o che già abbiano intrapreso un percorso professionale qualificato all’interno del settore della crisi dell’impresa e delle procedure di riorganizzazione aziendale, nonché del sovraindebitamento di soggetti non fallibili.
Il master si propone di dotare gli interessati di specifiche competenze teoriche e tecnico-pratiche necessarie per l’esercizio di attività di assistenza legale o di consulenza aziendale in situazioni di crisi di imprese o di debitori non fallibili, nonché per lo svolgimento di funzioni giudiziarie nell’ambito di procedure concorsuali. La partecipazione al master potrà essere utile anche per quanti si trovino a dover gestire situazioni di crisi svolgendo funzioni direttive nell’ambito di imprese, banche o pubbliche amministrazioni.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande di ammissione èfissato per il 30 ottobre 2017.
Legittimo licenziare con whatsapp
0 Commenti-da adminCon una recente sentenza il Tribunale di Catania ha ritenuto legittimo il licenziamento intimato al lavoratore mediante l’applicazione per smartphone “WhatsApp”. Secondo la sentenza il licenziamento inviato mediante tale applicazione assolve l’onere della forma scritta, trattandosi di documento informatico che il destinatario ha con certezza imputato al datore di lavoro, tanto da provvedere a formulare tempestiva impugnazione stragiudiziale, potendo la volontà di licenziare essere comunicata al lavoratore anche in forma indiretta, purché chiara.
Test tossicologico positivo: illegittimo il licenziamento
0 Commenti-da adminTrib. Milano, 13 giugno 2017 – Illegittimità del licenziamento del conducente per positività a un test tossicologico
Il Tribunale di Milano, con una decisione dello scorso 13 giugno, ha dichiarato illegittimo il licenziamento del conducente di autobus risultato positivo a un test tossicologico, per aver fatto uso di cannabis.
In virtù della normativa regionale di riferimento (in particolare, in Lombardia, la materia è regolata dai provvedimenti della Conferenza Unificata Stato Regioni nn. 99/2007 e 178/2008, nonché dalla circolare della Regione Lombardia del 22.1.2009), sono consentite verifiche sanitarie sui lavoratori addetti a mansioni che comportino rischi “per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi”, con conseguente rimozione dei medesimi dal proprio ruolo nel caso in cui sia accertata la tossicodipendenza, “fermo il diritto alla conservazione del posto ove il lavoratore si sottoponga a cure riabilitative, per un periodo non superiore ai tre anni”.
Tuttavia, secondo la sentenza, il risultato positivo a un solo test non consente di affermare la sussistenza di una condizione di tossicodipendenza del lavoratore, né vale a dimostrare che quest’ultimo abbia assunto droghe – ovvero ne subisca gli effetti – in orario lavorativo, o, infine, che sia definitivamente inidoneo al servizio.