Il d.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023, attuativo della Direttiva (UE) 2019/1937 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 63 del 15 marzo 2023, è entrato in vigore il 30 marzo 2023 ma, per espressa previsione, le disposizioni avranno effetto a partire dal 15 luglio 2023.
Per i soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati non superiore a 249, è previsto, tuttavia, che l’obbligo di istituzione del canale di segnalazione interna avrà effetto a decorrere dal 17 dicembre 2023 e fino ad allora, continuerà ad applicarsi l’art. 6, c. 2-bis, lett. a) e b), del d.lgs. n. 231/2001, nella formulazione vigente fino alla data di entrata in vigore del decreto n. 24/2023.
Ricordiamo che il d.lgs. 24/2023 raccoglie in un unico testo normativo l’intera disciplina dei canali di segnalazione e delle tutele riconosciute ai segnalanti sia del settore pubblico che privato, creando una disciplina organica e uniforme finalizzata a una maggiore tutela del whistleblower.
Nel settore pubblico vi rientrano, le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza o regolazione; gli enti pubblici economici; le società a controllo pubblico ai sensi dell’art. 2359 c.c., anche se quotate; le società in house, anche se quotate; gli organismi di diritto pubblico di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; i concessionari di pubblico servizio.
Nel settore privato vi rientrano i soggetti, diversi da quelli rientranti nella definizione di soggetti del settore pubblico, i quali: 1) hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato; 2) rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione di cui alle parti I.B e II dell’allegato al decreto legislativo (cd. settori sensibili), anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di lavoratori subordinati di cui al numero 1); 3) sono diversi dai soggetti di cui al numero 2), rientrano nell’ambito di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e adottano modelli di organizzazione e gestione ivi previsti, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di lavoratori subordinati di cui al numero 1).
INPS: indicazioni su agevolazioni per under 36 e donne svantaggiate
da Admin2L’INPS, con la Circolare n. 57 del 22 giugno 2023, fornisce le indicazioni e le istruzioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alle misure di esonero contributivo di cui all’articolo 1, comma 297, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di Bilancio 2023) – applicabile alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 – e di cui all’articolo 1, comma 10, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di Bilancio 2021), relativamente al secondo semestre 2022, tenuto conto della stretta continuità tra le due misure in esame e considerata la cessazione al 30 giugno 2022 degli effetti della disciplina del Temporary Framework collegato all’emergenza da Covid-19.
Con la successiva circolare n. 58 del 23 giugno 2023, l’Istituto fornisce le indicazioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alla misura dell’esonero contributivo in caso di assunzione di donne, di cui all’articolo 1, comma 298, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2023 nonché di cui all’articolo 1, comma 16, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di Bilancio 2021), relativamente al secondo semestre 2022, tenuto conto della stretta continuità tra le due misure in esame e considerata la cessazione al 30 giugno 2022 degli effetti della disciplina del Temporary Framework collegato all’emergenza da Covid-19.
Temperature elevate: gli interventi di INPS, Ispettorato e Ministero del Lavoro
da Admin2In questi giorni di eccezionale caldo, intervengono INPS, Ispettorato e Ministero del Lavoro.
L’Istituto, con il messaggio n. 2729 del 20 luglio 2023, riassume le indicazioni riguardanti l’incidenza dell’eccezionale ondata di calore sulle attività lavorative e sull’eventuale sospensione o riduzione delle stesse con riconoscimento del trattamento di integrazione salariale.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) con la nota n. 5056 del 13 luglio 2023, richiama l’attenzione dei propri Uffici sui profili di tutela dei lavoratori per i rischi legati ai danni da calore, sia in fase di vigilanza ispettiva, sia in occasione dell’attività di informazione e prevenzione da rivolgersi ai datori di lavoro e ai lavoratori finalizzata a fornire utili elementi di conoscenza sugli effetti delle temperature estreme negli ambienti di lavoro e sulla relativa percezione del rischio. In particolare, la nota si sofferma sulla “Valutazione del rischio da calore – strumenti e metodologie” e sulla “Gestione del rischio e organizzazione produttiva”.
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato sul proprio sito un vademecum con le indicazioni per la gestione dei lavoratori esposti (in ambienti indoor e outdoor) alle elevate temperature nel periodo estivo, comprensiva del rimando alle indicazioni dell’Inps per la gestione della CIG ordinaria con causale “eventi meteo – temperature elevate”.
Whistleblowing: dal 15 luglio hanno effetto le disposizioni del d.lgs. n. 24/2023
da Admin2Il d.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023, attuativo della Direttiva (UE) 2019/1937 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 63 del 15 marzo 2023, è entrato in vigore il 30 marzo 2023 ma, per espressa previsione, le disposizioni avranno effetto a partire dal 15 luglio 2023.
Per i soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati non superiore a 249, è previsto, tuttavia, che l’obbligo di istituzione del canale di segnalazione interna avrà effetto a decorrere dal 17 dicembre 2023 e fino ad allora, continuerà ad applicarsi l’art. 6, c. 2-bis, lett. a) e b), del d.lgs. n. 231/2001, nella formulazione vigente fino alla data di entrata in vigore del decreto n. 24/2023.
Nel settore privato vi rientrano i soggetti, diversi da quelli rientranti nella definizione di soggetti del settore pubblico, i quali: 1) hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato; 2) rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione di cui alle parti I.B e II dell’allegato al decreto legislativo (cd. settori sensibili), anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di lavoratori subordinati di cui al numero 1); 3) sono diversi dai soggetti di cui al numero 2), rientrano nell’ambito di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e adottano modelli di organizzazione e gestione ivi previsti, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di lavoratori subordinati di cui al numero 1).
Il decreto lavoro è stato convertito in legge
da Admin2Ecco la legge di conversione del decreto lavoro.
Dalla riforma del reddito di cittadinanza alle importanti novità in tema di contratto a termine e di obblighi di trasparenza fino alle proroghe relative al lavoro agile.
Sul piano della diretta gestione dei rapporti di lavoro il maggiore impatto è certamente determinato dalle novità in materia di contratto a termine.
Si confermano ampi spazi per le causali previste dalla contrattazione collettiva e una disciplina transitoria che evoca il vecchio causalone della riforma del 2001.
In sede di conversione viene a delinearsi una disciplina del contratto a-causale che rende liberi anche i rinnovi (e non solo le proroghe) ed è da notare che il computo dei dodici mesi viene riferito ai soli contratti stipulati a decorrere dall’entrata in vigore del nuovo decreto.
Il nostro studio è a disposizione per ogni approfondimento.
Stabilità dei rapporti di lavoro: impatti sulla prescrizione dei crediti
da Admin2Ecco il mio contributo sulla decorrenza della prescrizione dei crediti di lavoro anche in video podcast:
https://www.quotidianopiu.it/dettaglio/10522202/stabilita-dei-rapporti-di-lavoro-impatti-sulla-prescrizione-dei-crediti
Il convegno di presentazione del mio manuale
da Admin2