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L’onere della prova del repechage

19 Aprile 20160 Commenti-da admin

Cass. civ., sez. lav., 22 marzo 2016,  n. 5592

La sentenza esamina l’orientamento secondo cui il dovere di collaborazione del lavoratore impone allo stesso di indicare quali posti di lavoro potrebbe ricoprire in alternativa, dimostrandone l’inconferenza: sul piano processuale, derivante dall’evidente disgiunzione dell’onere della prova che si avrebbe ritenendo il lavoratore onerato di indicare il posto alternativo e, sul piano logico, derivante dall’evidente difficoltà del lavoratore di conoscere l’organizzazione aziendale cui è estraneo.

I Giudici, dunque, confermano l’orientamento per cui “In materia di illegittimo licenziamento per giustificato motivo oggettivo, spetta al datore di lavoro l’allegazione e la prova dell’impossibilità di repechage del lavoratore licenziato, in quanto requisito del giustificato motivo di licenziamento, con esclusione di un onere di allegazione al riguardo del secondo, essendo contraria agli ordinari principi processuali una divaricazione tra i due suddetti oneri, entrambi spettanti alla parte deducente“.

 

il testo della sentenza

  • SENT. Cass. 5592_2016
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/11/testata-giurisprudenza.jpg 300 500 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2016-04-19 04:35:272019-11-04 16:50:19L'onere della prova del repechage
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Licenziamenti collettivi e criteri di scelta

10 Marzo 20160 Commenti-da admin

I giudici della Suprema Corte, con sentenza del 3 febbraio 2016, n. 2113 si sono pronunciati in tema di criteri di scelta nella fattispecie di licenziamento collettivo rilevando che: a) per “anzianità” deve intendersi quella di servizio e b) per “carichi di famiglia” devono intendersi invece le persone effettivamente a carico del lavoratore, ancorché per esse non sussista il diritto agli assegni familiari.

Nella sentenza si legge: “in merito al criterio dell’anzianità, il riferimento all’anzianità di servizio è stato ritenuto corretto da questa Corte nelle pronunce n. 2046 del 2012 (ord.), n. 4685 del 1997 e n. 9169 del 2000, quest’ultima con riferimento all’analoga locuzione contenuta nell’art. 2 u.c. dell’Accordo interconfederale del 5 maggio 1965, ed a tale soluzione occorre dare continuità, per la ragionevolezza dell’opzione ermeneutica che privilegia la professionalità acquisita dal dipendente e la “fedeltà” all’azienda”.

Quanto invece ai carichi di famiglia i giudici proseguono affermando: “il criterio è stato copiato dal citato accordo interconfederale del 1965 (…) dal riferimento ai “carichi” e dalla necessità di tutelare maggiormente i lavoratori più onerati discende che la valutazione deve avere riguardo al fabbisogno economico determinato dalla situazione familiare e quindi alle persone effettivamente a carico del lavoratore, come comunicate al datore di lavoro, e non solo alla situazione che determina il diritto alla fruizione degli assegni familiari che può quindi risultare riduttiva”.

il testo della sentenza

  • Cass. civ., sez. lav., n. 2113, 3 febbraio 2016
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/11/testata-giurisprudenza.jpg 300 500 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2016-03-10 12:41:422019-11-04 16:50:02Licenziamenti collettivi e criteri di scelta
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Ammortizzatori sociali in deroga

21 Gennaio 20160 Commenti-da admin

In materia di ammortizzatori sociali in deroga, all’art. 1, comma 304 della Legge di Stabilità 2016 è previsto che al fine di favorire la transizione verso il riformato sistema degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, l’autorizzazione di spesa “è incrementata, per l’anno 2016, di 250 milioni di euro per essere destinata al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga di cui all’articolo 2, commi 64, 65 e 66, della legge 28 giugno 2012, n. 92”. Il comma 307 soggiunge che per l’anno 2016 è destinata una somma fino a 18 milioni di euro finalizzata al riconoscimento della cassa integrazione guadagni in deroga per il settore della pesca.

Il comma 308, con la soppressione delle parole “nel settore industriale” all’art. 1, comma 2, secondo periodo, d.lgs. n. 148/2015 prevede che il requisito dell’anzianità lavorativa effettiva di almeno 90 giorni richiesto per la concessione del trattamento di integrazione salariale non è necessario in caso di eventi oggettivamente non evitabili in tutti i settori e non solo nel settore industriale.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/11/testata-normative.jpg 300 500 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2016-01-21 18:09:312019-11-04 16:56:59Ammortizzatori sociali in deroga
Normativa in Normativa

Il congedo obbligatorio di paternità

21 Gennaio 20160 Commenti-da admin

La Legge di Stabilità 2016 (art. 1, comma 205) prevede il congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente, “da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio, nonché il congedo facoltativo da utilizzare nello stesso periodo, in alternativa alla madre che si trovi in astensione obbligatoria, previsti in via sperimentale per gli anni 2013, 2014 e 2015 dall’articolo 4, comma 24, lettera a), della legge 28 giugno 2012, n. 92, sono prorogati sperimentalmente per l’anno 2016 ed il congedo obbligatorio è aumentato a due giorni, che possono essere goduti anche in via non continuativa”.

La norma dunque regola: a) la possibilità di fruire di due giorni di congedo, anche non continuativi, mediante scomputo dei medesimi dal periodo di astensione obbligatoria della madre e in accordo con la stessa; b) l’obbligo, entro i cinque mesi dalla nascita del figlio, di astenersi dal lavoro due giorni in aggiunta al periodo di astensione obbligatoria della madre.

 

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Normativa in Normativa

CCNL Gomma Plastica

21 Dicembre 20150 Commenti-da admin

In data 10 dicembre 2015, la Federazione Gomma Plastica e l’Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici hanno sottoscritto, insieme con le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilte-Uil, l’ipotesi di accordo concernente il rinnovo del CCNL del settore Gomma Plastica.
Tra le novità si segnala: a) l’aumento medio di riferimento pari a 76 euro; b) l’assunzione con contratto a termine per sostituzione di lavoratori in congedo di maternità potrà prevedere un periodo di affiancamento di due mesi complessivi; c) la verifica annuale dei minimi rispetto agli eventuali scostamenti inflattivi; d) la rimodulazione del comporto nei rapporti a termine che diventa un quarto della durata del contratto, fino ad un massimo di sei mesi.

il testo del CCNL

  • ccnl_gommaplastica2015
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/11/testata-contrattazione.jpg 300 500 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2015-12-21 07:14:212019-11-04 16:46:40CCNL Gomma Plastica
Contrattazione collettiva in Contrattazione collettiva

Sulla validità degli atti compiuti dai dirigenti “decaduti” dell’Agenzia delle Entrate

7 Dicembre 20150 Commenti-da admin

La Corte di Cassazione, con tre sentenze – nn. 22800/15, 22803/15, 22810/15 – si è pronunciata sulla validità degli atti emessi dai dirigenti decaduti dell’Agenzia dell’Entrate per effetto di quanto disposto nella sentenza della Corte Costituzionale n. 37 del 2015 (con la quale la Corte Costituzionale si è pronunciata sulle proroghe degli incarichi dirigenziali conferiti ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate dichiarando l’illegittimità dell’art. 8, comma 24 del d.l. n. 16/2012, dell’art. 1 comma 14 del d.l. n. 150/2013 e dell’art. 1, comma 8 del d.l. n. 192/2014). Con le sentenze n. 22800, n. 22803 e n. 22810 del 9 novembre 2015, i giudici della Suprema Corte hanno statuito che la delega di firma al funzionario incaricato non è di per sé causa di nullità dell’atto e per tale motivo gli atti da questi firmati non possono essere considerati tout court nulli.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/11/testata-giurisprudenza.jpg 300 500 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2015-12-07 11:49:352019-11-04 16:50:02Sulla validità degli atti compiuti dai dirigenti “decaduti” dell’Agenzia delle Entrate
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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