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auto su mappa

La geolocalizzazione dei veicoli aziendali

1 Maggio 20170 Commenti-da admin

Newsletter del Garante della privacy n. 427 del 21 aprile 2017 – La geolocalizzazione dei veicoli aziendali

Nella Newsletter n. 427 del 21 aprile 2017 pubblicata sul sito ufficiale del Garante della privacy, l’Autorità ha ricordato i propri orientamenti in materia di geolocalizzazione, richiamando una propria decisione, resa nel provvedimento n. 138/2017.

A seguito di una richiesta di verifica preliminare presentata da una compagnia che offre servizi idrici e assistenza, il Garante ha esaminato il tema della localizzazione dei veicoli utilizzati dai dipendenti; nel caso di specie, la società aveva intenzione di installare un GPS su tali mezzi, al fine di ottimizzare le richieste di intervento o delle emergenze, di innalzare le condizioni di sicurezza sul lavoro dei dipendenti, di gestire incidenti stradali e di tutelare il patrimonio aziendale.

Il Garante della privacy ha riconosciuto la liceità delle finalità perseguite dalla parte datoriale; tuttavia ha rimarcato la necessità di un previo accordo sindacale, o, in mancanza, di un’autorizzazione dell’Ispettorato nazionale del lavoro ai sensi dell’art. 4, comma 1, stat. lav.

In ogni caso, il Garante esclude che sia consentito, alla società, monitorare i tracciati percorsi dai lavoratori, salva la possibilità di trattare i dati in forma anonima o in forma aggregata per finalità statistiche e di programmazione del lavoro.

Sarà altresì necessario che la società provveda a trasmettere ai propri dipendenti un’informativa ex art. 4, comma 3, stat. lav. sulle modalità d’uso e di effettuazione dei controlli, nel rispetto di quanto disposto dal d.lgs. n. 196/2003, nonché a inviare la relativa notificazione al Garante.

il testo della newsletter

  • Newsletter del Garante Privacy, n. 427_2017
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/05/auto-su-mappa.jpeg 3200 4800 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-05-01 11:15:522017-05-01 11:15:52La geolocalizzazione dei veicoli aziendali
bambini
Prassi in Prassi

Il bonus asilo nido

1 Maggio 20170 Commenti-da admin

Pubblicato in G.U. il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17.2.2017 – Bonus asilo nido

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in data 18 aprile u.s., il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che introduce, per i figli nati o adottati dal 1° gennaio 2016, un bonus asilo nido.

Tale decreto stabilisce altresì un buono per l’assistenza domiciliare in favore dei bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche .

Si ricorda, in particolare, che il genitore richiedente deve essere residente in Italia; quest’ultimo dev’essere, inoltre, cittadino italiano, oppure di uno Stato membro UE.

Il cittadino extracomunitario, invece, per poter fruire del contributo, dovrà essere in possesso di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo.

Il beneficio consiste in un buono annuo pari a 1.000 euro, parametrato su undici mensilità.

In particolare, il contributo per la frequenza dell’asilo nido è erogato, con cadenza mensile, dall’INPS, “fino a concorrenza dell’importo massimo della quota mensile”, dietro presentazione, da parte del genitore richiedente, della documentazione attestante “l’avvenuto pagamento della retta per la fruizione del servizio presso l’asilo nido pubblico, o privato autorizzato, prescelto”. Invece, per quanto concerne il buono “per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini affetti da gravi patologie croniche”, detto contributo sarà corrisposto al genitore richiedente dietro la presentazione di quest’ultimo di un’attestazione, rilasciata dal pediatra, che certifichi l’impossibilità per il minore di frequentare l’asilo nido in ragione del proprio stato di malattia.

il testo del DPCM

  • Dpcm 17.2.2017
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/05/asilo.jpeg 4912 7360 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-05-01 11:07:102017-05-01 11:07:10Il bonus asilo nido
ingranaggi di orologio
Normativa in Normativa

Il rapporto di lavoro nelle società pubbliche: Pisa, 21.4.17

1 Aprile 20170 Commenti-da admin

Corso di Alta Formazione in Diritto Del Lavoro

Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Venerdì 21 aprile 2017

ore 10:00-14:00

Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Piazza Martiri della Libertà, 33, Pisa

Il rapporto di lavoro nelle società a partecipazione pubblica

Relazioni

Dr. Aldolfo Spaziani

Senior Advisor Utilitalia

Dr. Paola Giuliani

Direttore Area Lavoro e Relazioni Industriali, Utilitalia

Introduce e coordina

Prof. Avv. Pasqualino Albi

Ordinario di Diritto del lavoro, Università di Pisa

 

Il modulo può essere seguito in videoconferenza da Firenze, via Paisiello, 8, sede di Ti Forma.

Per iscriversi

Per maggiori informazioni rivolgersi a:

Cristina Bartolini – Scuola Superiore Sant’Anna – c.bartolini@santannapisa.it – tel. 050/882659

Veronica Maestrini – Ti Forma – vmaestrini@tiforma.it – tel. 055/210755 (tasto 2)

 

il programma completo del corso

  • Programma_Diritto del Lavoro 2017
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/04/Orologio-ingranaggio.jpeg 2806 4608 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-04-01 12:37:182019-11-04 16:58:49Il rapporto di lavoro nelle società pubbliche: Pisa, 21.4.17
la strada è lunga
News ed Eventi in News ed Eventi

Riforma della PA: a che punto siamo?

26 Marzo 20170 Commenti-da admin

Di seguito, una sintesi dello stato della riforma della pubblica amministrazione

Riforma della pubblica amministrazione – il Consiglio dei Ministri approva, in esame preliminare, cinque decreti legislativi

In data 23 febbraio 2017, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, ha approvato, in esame preliminare, cinque decreti legislativi attuativi della riforma della pubblica amministrazione.

In particolare, è stato adottato un Testo Unico del pubblico impiego; quest’ultimo introduce un “Piano triennale dei fabbisogni” che porterà al progressivo superamento della c.d. “dotazione organica”.

Il Testo Unico stabilisce a regime il divieto, per le pubbliche amministrazioni, di stipulare contratti di collaborazione; inoltre sono state previste specifiche procedure per l’assunzione a tempo indeterminato del personale in possesso dei requisiti. Sono state altresì introdotte nuove norme in materia di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti, nonché disposizioni in materia di concorsi, e, infine, in materia di integrazione nell’ambiente di lavoro delle persone con disabilità.

È stato altresì approvato un decreto legislativo sulla valutazione della performance dei dipendenti pubblici; tale provvedimento persegue l’obiettivo di ottimizzare la produttività del lavoro pubblico e di garantire l’efficienza e la trasparenza della pubbliche amministrazioni.

Infine, sono stati approvati i decreti legislativi inerenti al corpo dei vigili del fuoco, alle forze di polizia, e al documento unico di proprietà degli autoveicoli.

Riforma delle pubblica amministrazione e delle società partecipate: i due decreti legislativi approvati, in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri, in data 17 febbraio 2017, ha approvato in esame preliminare due decreti legislativi contenenti disposizioni integrative e correttive ai decreti di attuazione della riforma della PA (l. n. 124/2015) e al TU in materia di società a partecipazione pubblica (d.lgs. n. 175/2016).

In particolare, il primo decreto legislativo apporta modifiche all’art. 55 quater del d.lgs. n. 165/2001, in materia di licenziamento disciplinare nel pubblico impiego.

A tal proposito, occorre rilevare che è stato previsto un termine più esteso per l’esercizio dell’azione di risarcimento per i danni di immagine cagionati alla Pubblica Amministrazione dalle condotte fraudolente punite dal licenziamento; la denuncia al pm e la segnalazione alla Procura regionale della Corte dei Conti dovrà avvenire entro venti giorni – e non più entro quindici giorni – dall’avvio del procedimento disciplinare. Inoltre, la Procura della Corte dei Conti, quando ne ricorrono i presupposti, entro centocinquanta giorni – non più centoventi – dalla conclusione della procedura di licenziamento, potrà procedere per i danni di immagine cagionati alla PA nei confronti del dipendente licenziato per assenteismo. Quest’ultima previsione è volta a separare nettamente il procedimento disciplinare a carico del dipendente (che, si ricorda, si svolge presso l’Ufficio competente per i procedimenti disciplinari) dal conseguente procedimento per danni di immagine alla p.a. (che si svolge presso la Procura generale della Corte dei Conti).

Si prevede altresì l’obbligo di comunicazione dei provvedimenti disciplinari all’Ispettorato per la funzione pubblica entro venti giorni dall’adozione degli stessi.

Il secondo decreto legislativo approvato in via preliminare, invece, concerne la riforma delle società a partecipazione pubblica.

Tra le principali novità, si ricordano le seguenti:

a) L’attività di autoproduzione di beni e servizi può essere strumentale agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni; sono ammesse le partecipazioni nelle società aventi per oggetto sociale la produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre, le università potranno costituire società per la gestione di aziende agricole con funzioni didattiche;

b) Nel caso di partecipazioni regionali, l’esclusione, totale o parziale, di singole società dall’ambito di applicazione della disciplina può essere disposta con provvedimento motivato dal Presidente della Regione, adottato in ragione di precise finalità pubbliche, nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità;

c) È stata prevista l’intesa in Conferenza unificata per il decreto del presidente del Consiglio dei ministri relativo alla determinazione dei requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia dei componenti degli organi amministrativi e di controllo di società a controllo pubblico. L’intesa è prevista altresì per il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze che definirà gli indicatori dimensionali quantitativi e qualitativi al fine di individuare fino a cinque fasce per la classificazione delle società a controllo pubblico – nel caso di società controllate da regione o da enti locali. Infine, l’intesa in Conferenza unificata deve essere acquisita per l’adozione del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali volto a disciplinare le modalità di trasmissione dell’elenco del personale eccedente;

d) Il termine per la ricognizione, in funzione della revisione straordinaria, di tutte le partecipazioni possedute, in scadenza il 23 marzo 2017, è portato al 30 giugno 2017 per dare tempo alle amministrazioni di adeguarsi al decreto; parimenti è prorogato al 30 giugno 2017 il termine entro il quale le società a controllo pubblico devono effettuare una ricognizione del personale in servizio, per l’individuazione delle eccedenze. Infine, il termine per l’adeguamento delle società a controllo pubblico alle disposizioni in tema di governance societaria è fissato al 31 luglio 2017.

Per entrambi i decreti legislativi dovranno essere acquisiti sia l’intesa della Conferenza Unificata che i pareri delle competenti Commissioni parlamentari.

https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2017/02/ibkvydifb8-jason-blackeye.jpg 2563 4070 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-03-26 18:51:442017-03-26 18:52:11Riforma della PA: a che punto siamo?
La Corte di Cassazione
Normativa in Normativa

Diritto di critica e licenziamento illegittimo

9 Febbraio 20170 Commenti-da admin

Cass., sez. lav., 17 gennaio 2017, n. 996 – Il diritto di critica nei confronti del datore di lavoro

Una dipendente era stata licenziata per aver presentato un esposto alla procura della Repubblica e al Ministro del Lavoro, criticando il proprio datore di lavoro a causa dell’improprio ricorso di quest’ultimo alla CIGS e alla mobilità.

La Cassazione ha rimarcato la necessità, affinché l’esercizio del diritto di critica sia legittimo, del rispetto del principio di continenza sostanziale – ossia, i fatti narrati devono corrispondere a verità –  e di quello di continenza formale – ergo, l’esposizione dei fatti deve avvenire misuratamente.

La Corte ha confermato l’illegittimità del licenziamento, precisando, peraltro, a proposito della continenza formale, che tale requisito richiede l’osservanza della correttezza e civiltà delle espressioni utilizzate, ma è “attenuato dalla necessità (…) di esprimere le proprie opinioni e la propria personale interpretazione dei fatti, anche con espressioni astrattamente offensive e soggettivamente sgradite alla persona cui sono riferite”.

 

il testo della decisione

  • Cass. 996_2017
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2015/05/Corte-cassazione.jpg 417 600 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-02-09 06:03:542019-10-09 16:57:53Diritto di critica e licenziamento illegittimo
Giurisprudenza in Giurisprudenza

Il ddl sulla crisi di impresa

9 Febbraio 20170 Commenti-da admin

Disegno di legge delega per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza

In data 1° febbraio 2017, la Camera dei Deputati, dopo l’esame favorevole da parte della X Commissione permanente, ha approvato il ddl che delega il Governo ad emanare la riforma delle discipline della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Quest’ultimo definisce i principi generali per la riforma delle procedure concorsuali, nonché della disciplina delle crisi da sovraindebitamento; si prevedono, altresì, misure urgenti per la ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato di insolvenza e la revisione del sistema dei privilegi e delle garanzie.

Il testo, in particolare, prevede che il Governo, nell’esercizio della delega, debba introdurre una definizione di “stato di crisi”; tale concetto deve essere inteso come probabilità di futura insolvenza e deve tener conto delle elaborazioni della scienza aziendalistica.

È’ altresì degno di nota un aspetto puramente linguistico: il termine “fallimento” e i suoi derivati dovranno essere sostituiti con espressioni equivalenti, quali “insolvenza” o “liquidazione giudiziale”, adeguando dal punto di vista lessicale anche le relative disposizioni penali, “ferma restando la continuità delle fattispecie criminose”.

Inoltre, tra i principi ai quali il Governo si dovrà attenere, vi è quello della priorità di trattazione delle “proposte che comportino il superamento della crisi assicurando la continuità aziendale, anche tramite un diverso imprenditore, purché funzionali al miglior soddisfacimento dei creditori”.

Si prevede altresì che, nell’atto di individuare i fondati indizi della crisi, questi ultimi debbano essere valutati “secondo parametri corrispondenti a quelli rilevanti ai fini del riconoscimento delle misure premiali”.

Sempre secondo il testo del ddl, i creditori pubblici qualificati sono legittimati alla segnalazione, agli organi di controllo della società e, in ogni caso, al presidente della sezione specializzata in materia di impresa del tribunale competente, del perdurare degli inadempimenti di importo rilevante, che dovranno essere definiti “sulla base di criteri non assoluti ma relativi, come tali rapportati alle dimensioni dell’impresa”.

Il Governo deve altresì definire i casi di legittimazione del terzo a promuovere la procedura concordataria nei confronti del debitore che versi in stato di insolvenza “e non di mera crisi”.

Infine il disegno di legge rimarca la necessità che il Governo, nell’esercizio della delega, compia la più attenta e compiuta analisi d’impatto della regolazione, anche attraverso il confronto con le associazioni imprenditoriali, e operi nel senso di una valorizzazione delle competenze di dette associazioni nello sviluppo dell’esperienza degli organismi di composizione della crisi.

 

il testo del ddl

  • 17PDL0048250
https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/11/testata-normative.jpg 300 500 admin https://www.studiolegalealbi.com/wp-content/uploads/2019/07/logo-albi.png admin2017-02-09 05:50:302019-11-04 16:56:30Il ddl sulla crisi di impresa
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Prof.Avv.
Pasqualino Albi

Pasqualino Albi è professore ordinario di diritto del lavoro nel dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e avvocato giuslavorista. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche in materia di diritto del lavoro, fra le quali tre monografie.

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